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Proroga stato d’emergenza: le 8 conseguenze per l’Italia

Il Governo proporrà al Parlamento l’estensione dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio – Dallo smart working alle pensioni, ecco le principali conseguenze di questa decisione

Proroga stato d’emergenza: le 8 conseguenze per l’Italia

Il Premier Conte ha annunciato che proporrà al Parlamento di prorogare lo stato d’emergenza, in scadenza il 15 ottobre, fino al 31 gennaio 2021 per cercare di far fronte al nuovo aumento dei contagi che sta coinvolgendo in particolare le Regioni del Centro e del Sud Italia. 

“Ieri in Cdm abbiamo fatto un aggiornamento sul punto e abbiamo convenuto che allo stato della situazione, che richiede massima attenzione, andremo in Parlamento a proporre la proroga dello stato di emergenza ragionevolmente fino alla fine di gennaio”, ha affermato il Presidente del Consiglio a margine di una visita in una scuola a San Felice a Cancello (Caserta).

“Dobbiamo resistere col coltello tra i denti in questi 7-8 mesi difficili che ci attendono, ma mentre resistiamo dobbiamo anche guardare al futuro”, ha aggiunto il ministro della Salute, Roberto Speranza.

STATO D’EMERGENZA: COSA PREVEDE

Secondo quanto previsto dalla legge:

Lo stato di emergenza può essere dichiarato anche “nell’imminenza” e non solo “al verificarsi” di calamità naturali oppure connesse all’attività dell’uomo che per intensità ed estensione devono essere fronteggiate con immediatezza di intervento con mezzi e poteri straordinari. Lo stato di emergenza viene deliberato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, di un Ministro con portafoglio o del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Segretario del Consiglio. La richiesta può giungere anche dal Presidente della Regione interessata, di cui comunque va acquisita l’intesa.

Viene definita la durata e l’estensione territoriale dello stato di emergenza. La durata non può, di regola, superare i 90 giorni e può essere prorogata, di regola, per un massimo di 60 giorni, con ulteriore deliberazione del Consiglio dei Ministri.

GLI ORMAI FAMOSI DPCM

Lo stato d’emergenza consente al governo di agire in deroga a numerose regole attraverso l’emanazione di decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dpcm appunto) e all’emanazione di ordinanze del ministro per la Salute. Senza lo stato d’emergenza l’Esecutivo non può ricorrere a questi strumenti.

LO SMART WORKING

Due Dpcm emanati all’inizio della pandemia (il 25 febbraio e il 1° marzo) consentono ai datori di lavoro pubblici e privati di far ricorso allo smart working senza ricorrere agli accordi individuali previsti dalla legge (81/2017). Questa deroga sarà in vigore fino alla scadenza dello stato d’emergenza, vale a dire fino al 15 ottobre. La proroga consentirà di proseguire sulla stessa linea fino al 31 gennaio 2021. Se invece si tornerà alla situazione ordinaria le norme dovranno essere riviste. 

STATO D’EMERGENZA E SCUOLA

Lo stato di emergenza consente al commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, di provvedere alle misure straordinarie per la scuola, seguendo percorsi agevolati (e molto più veloci) rispetto a quanto previsto normalmente. Tra le misure attuate figurano anche l’acquisto dei banchi monoposto, di mascherine, di gel disinfettanti e così via. 

VIAGGI  E INGRESSI

Tra le prerogative del governo se il Paese è in stato di emergenza figura la possibilità di bloccare i viaggi da e per gli Stati a rischio per motivi sanitari. Lo stesso vale per gli ingressi in Italia da alcuni Paesi considerati a rischio. Ad oggi, per esempio, è vietato l’ingresso ai viaggiatori provenienti da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Kosovo, Montenegro e Colombia, salvo alcune eccezioni per i cittadini dell’Unione europea. 

ZONE ROSSE

Lo stato d’emergenza consente di istituire delle “zone rosse” con divieti rigidi e controlli rafforzati. 

LE NAVI PER I MIGRANTI

La proroga dà al governo la possibilità “di noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti e non sfugge a nessuno di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento per un ordinato svolgimento della quarantena per la tutela della sanità pubblica”, ha spiegato il Premier.

LE PENSIONI

Con la proroga dello stato d’emergenza continuerà anche nei prossimi mesi l’anticipo dei termini di pagamento delle pensioni, degli assegni e delle indennità di accompagnamento per gli invalidi civili.

POSTI LETTO IN CASERME E ALBERGHI

In caso di sovraccarico del sistema sanitario, la proroga permette di reperire posti letto in strutture diverse dagli ospedali, ad esempio le caserme o gli alberghi. Era già successo a marzo, all’inizio dell’emergenza.

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