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Presidenziali Usa, il caso Pennsylvania: Romney punta con decisione agli operai bianchi

Lo Stato dell’Est, nel 2008 vera e propria roccaforte elettoraledi Barack Obama, sembra ora spaccarsi tra popolazione ispanica e giovanile e operai bianchi di sentimento conservatore, che Romney sta conquistando a poche ore dal voto – La Pennsylvania è uno degli 11 Stati chiave e la sua conquista vale 20 grandi elettori.

Presidenziali Usa, il caso Pennsylvania: Romney punta con decisione agli operai bianchi

“Too close to call”: troppo vicini per dichiarare un vincitore. La vigilia elettorale americana è tutta all’insegna dell’incertezza: i sondaggi vedono in leggero vantaggio il presidente uscente Barack Obama, sostenuto anche dalle non poco influenti dichiarazioni del sindaco di New York Bloomberg e dall’approvazione di 8 cittadini su 10 per la gestione dell’emergenza Sandy, ma lo sfidante Mitt Romney non molla.

E soprattutto, il candidato repubblicano è ancora convinto di farcela in Ohio e Pennsylvania, due degli Stati chiave. Ai due pretendenti alla Casa Bianca servono infatti i fatidici 270 grandi elettori, da conquistare nei 51 Stati dell’Unione: in 11 di questi, che rappresentano 146 grandi elettori (i cosiddetti “toss-up States”), la situazione è di sostanziale equilibrio. Obama ha un vantaggio tra gli 0,6 e i 4,2 punti percentuali in otto di questi (Ohio, New Hampshire, Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, Iowa, Colorado, Nevada), mentre Romney sembra spuntarla per 0,3-3,8% in Florida, Virginia e North Carolina.

Ma in realtà anche in Ohio il candidato mormone è convinto di potercela fare, e in ogni caso recuperando i 20 grandi elettori della Pennsylvania, come dal quartiere generale dei repubblicani contano di poter fare, Mitt potrebbe raggiungere la soglia decisiva dei 270 voti all’Assemblea. Come? Orientando tutti gli sforzi di fine campagna elettorale sull’influente Stato dell’Est, trascurato per mesi in quanto da sempre roccaforte democratica.

Ma la roccaforte sembrerebbe ora scricchiolare, come ammesso dallo stesso Obama, che ha riconosciuto in un recente comizio un certo calo di entusiasmo in un territorio dove nel 2008 la parte di popolazione nera, ispanica, femminile e giovanile aveva espresso un vero e proprio plebiscito nei confronti dell’attuale presidente. Ma adesso si fa sempre più minacciosa la parte bianca dell’elettorato, che Romney è stato capace di radunare nel weekend in due meeting da 20mila partecipanti, roba mai vista nello Stato di Philadelphia e Pittsburgh. Mentre infatti nelle due grandi città sembra prevalere il sentimento obamiano, nella parte ovest cresce il consenso per Romney da parte degli operai conservatori, trascinati anche da movimenti come il Tea Party.

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