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“Pompei e Santorini” storia, archeologia, arte: la mostra alle Scuderie del Quirinale

A Roma, alle Scuderie del Quirinale – dall’11 ottobre al 6 gennaio – per la prima volta insieme, le vestigia dei due siti archeologici “Pompei e Santorini”, tra i più importanti e meglio conservati al mondo.

“Pompei e Santorini” storia, archeologia, arte: la mostra alle Scuderie del Quirinale

La mostra Pompei e Santorini. L’eternità in un giorno è curata da Massimo Osanna, Direttore del Parco Archeologico di Pompei e da Demetrios Athanasoulis, Direttore dell’Eforia delle Antichità delle Cicladi, con Luigi Gallo e Luana Toniolo.

La mostra è concepita come un viaggio nel tempo alla scoperta delle due antiche città, accomunate da un’identica fine e preservate nei millenni dalle ceneri vulcaniche. Più di trecento oggetti: statue, affreschi, vasi, rilievi, gemme, incunaboli e quadri, ripercorrono un arco cronologico di tremila e cinquecento anni, dall’età del bronzo ai nostri giorni. Un racconto immersivo attraverso le sale delle Scuderie del Quirinale, dove un allestimento coinvolgente che si snoda tra ricostruzioni di ambienti, con oggetti di uso quotidiano, proiezioni di videoarte, portano il visitatore in un aggiornamento senza tempo.

I temi affrontati trattano diverse problematiche archeologiche: la disamina dei contesti, l’uso dei calchi in gesso, l’analisi delle abitudini sociali e della ritualità, lo studio della connettività economica e culturale nel Mediterraneo antico.  

Inoltre sono presenti opere di artisti moderni e contemporanei (Micco Spadaro, Turner, Valenciennes, Filippo Palizzi, Arturo Martini, Renato Guttuso, Andy Warhol, Alberto Burri, Richard Long, Antony Gormley, Giuseppe Penone, Francesco Jodice, Damien Hirst, James P Graham, Hans Op de Beeck, Francesco Simeti), che indicano quanto la riscoperta delle città sepolte abbia nutrito l’immaginario collettivo, accompagnando i visitatori in un viaggio fra passato e presente. 

La collaborazione istituzionale fra il Parco Archeologico di Pompei e l’Eforia delle Cicladi- afferma Massimo Osanna  ha in questa mostra il suo naturale punto di arrivo. Abbiamo voluto affiancare all’indagine archeologica anche la lettura geologica degli eventi vulcanici così da poter far capire al pubblico l’unicità dello stato di conservazione delle due città.  Di pari importanza la presenza in mostra di alcune opere moderne e contemporanee, scelte per il loro potere evocatore”.

L’Eforato delle Cicladi ha deciso di mettere in atto una politica espositiva rivolta verso l’esterno- sottolinea DemetriosAthanasoulis – con mostre sia in Grecia sia all’estero che hanno l’obiettivo di promuovere il patrimonio monumentale delle Cicladi e di rendere l’antichità una fonte di cultura e sapere, ma anche di piacere e intrattenimento di qualità. La mostra presso le Scuderie del Quirinale è espressione di questa visione e, portando per la prima volta fuori dalla Grecia i materiali provenienti dalla città preistorica di Akrotiri, permetterà al grande pubblico di conoscere il volto della “Pompei” dell’Egeo preistorico”.

Sará anche occasione per gli studenti delle scuole che potranno mettersi alla prova con laboratori sul mestiere dell’archeologo dove verranno coinvolti a riconoscere i reperti di uno scavo. I più grandi invece potranno avventurarsi in una visita letteraria della mostra accompagnati dalle parole di scrittori e filosofi dall’antichità fino al Novecento. In contemporanea alla mostra, una serie di appuntamenti al Teatro Argentina a Roma condotti da archeologi, storici dell’arte, intellettuali e giornalisti per indagare il fenomeno eruttivo dal punto di vista scientifico, geologico e sociale oltre a proporre una sorta di passeggiata virtuale all’interno delle sale della mostra.

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