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Pmi: vince chi investe in innovazione ed export

INDAGINE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – E’ pari a poco più dell’80% la quota di imprese che ha indicato di avere realizzato investimenti nel 2014 e di avere intenzione di realizzarli entro la fine dell’anno in corso – Un’elevata quota di Pmi eccellenti (il 56,3%) segnala di avere svolto attività all’estero nel triennio 2012-2014.

Pmi: vince chi investe in innovazione ed export

“La politica industriale del Governo nei confronti delle piccole e medie imprese comincia a dare i primi risultati. I provvedimenti a sostegno dello sviluppo economico delle Pmi italiane dimostrano che la chiave di volta per crescere si concentra su tre leve fondamentali: innovazione, modernizzazione della finanza d’azienda e rafforzamento della proiezione internazionale”. Queste le conclusioni di un’indagine svolta dal ministero dello Sviluppo economico su un campione rappresentativo di mille piccole e medie imprese “eccellenti”.

“L’analisi – prosegue la nota – dimostra che i segnali di recupero di gran parte delle Pmi eccellenti si concentrano in particolar modo nell’impegno sul fronte degli investimenti, prevalentemente di carattere innovativo. Più in particolare: è pari a poco più dell’80% la quota di imprese che ha indicato di avere realizzato investimenti nel 2014 e di avere intenzione di realizzarli entro la fine dell’anno in corso. Inoltre, il 96,7% e il 95,4% del campione indicano, rispettivamente per il 2014 e per il 2015, di avere sostenuto o di volere sostenere investimenti innovativi (di prodotto, di processo e di carattere organizzativo)”.

Al contempo, continua il Mise, “un’elevata quota di Pmi eccellenti (il 56,3%) segnala di avere svolto attività all’estero nel triennio 2012-2014, mentre è pari al 34,8% la quota di fatturato esportato con una punta del 43,5% nella manifattura. Infine, il 38,3% delle imprese ha dichiarato di avere indirizzato le esportazioni verso nuovi mercati, dei quali l’82% verso i Paesi dell’Area extra Ue L’indagine è stata svolta nel mese di maggio di quest’anno, selezionando da un universo di circa 61mila imprese (tra i 10 e i 250 addetti) aventi un fatturato tra 2,5 e 50 milioni di euro – 1.000 imprese che superavano almeno due tra i seguenti tre requisiti: avere realizzato nel triennio 2012-2014 spese in R&S, avere un discreto livello di managerialità (presenza di ameno tre manager/quadri), avere realizzato nel 2014 o programmato per il 2015 investimenti innovativi”.

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