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Pil Italia, Giovannini (Istat): solo +0,7% nel 2011

Secondo il Presidente dell’Istituto di statistica, ricevuto in audizione al Senato, “alla luce dell’attuale quadro macroeconomico un tasso di crescita dell’1% per il 2011 appare oggi di difficile realizzazione” – Le nostre prospettive sono “alquanto modeste”.

Pil Italia, Giovannini (Istat): solo +0,7% nel 2011

Dopo i dati sulle vendite e sulla fiducia del mercato, arrivano altre cattive notizie dall’Istat. Per l’Italia, “alla luce dell’attuale quadro macroeconomico, un tasso di crescita dell’1% per il 2011 appare oggi di difficile realizzazione”. E’ questa l’opinione di Enrico Giovannini, presidente dell’Istituto di statistica, ricevuto oggi in audizione al Senato per discutere degli emendamenti alla manovra bis.

Confermate dunque le difficoltà previste ieri dall’Fmi, che ha tagliato le stime di crescita per l’Italia su quest’anno e sul prossimo. Le “prospettive per il 2011 sono alquanto modeste per la nostra economia – ha aggiunto Giovannini – Il tasso di crescita del Pil acquisito su base annua è pari allo 0,7%, valore analogo a quello registrato per la Spagna, contro l’1,3% negli Stati Uniti, l’1,4% in Francia, l’1,6% per l’insieme dell’area dell’euro e del 2,7% in Germania”.

Nei prossimi mesi, inoltre, “il ritmo di crescita del Pil appare sostanzialmente dipendente dall’evoluzione della domanda estera netta e dal suo possibile ruolo di traino sulle decisioni delle imprese e, a seguire, sui consumi”. Anche da questo punto di vista, tuttavia, “il rallentamento dell’economia mondiale e l’aumento della penetrazione sui mercati nazionali dei prodotti esteri rendono difficile immaginare un netto aumento del tasso di sviluppo complessivo”.

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