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Pensioni, Inps: -664mila assegni dal 2012 per effetto Fornero

In cinque anni il numero di pensioni pagate è diminuito del 3,9% – L’importo medio delle pensioni di vecchiaia degli statali doppia quello dei privati – Al Sud quasi il triplo delle pensioni d’invalidità rispetto al nord

Pensioni, Inps: -664mila assegni dal 2012 per effetto Fornero

Fra il 2012 e il 2017, ossia nei primi cinque anni di applicazione della riforma Fornero, il numero di pensioni pagate in Italia è sceso del 3,9%, passando da 17,2 a 16,6 milioni. I trattamenti persi per strada sono in tutto poco più di 664mila e la maggior parte di questi riguarda i dipendenti privati (-601.391). Seguono gli autonomi (165.420 pensioni in meno), i dipendenti pubblici (-54.671) e i parasubordinati (-21.240, al netto delle pensioni supplementari). I numeri sono contenuti nell’ultimo Rendiconto sociale dell’Inps.

Per quanto riguarda il dettaglio gli ultimi dati disponibili, nel 2017 l’Inps ha sostenuto spese per prestazioni istituzionali pari a circa 313 miliardi di euro, di cui circa 257 miliardi di euro destinati alle pensioni, 38 miliardi di euro alle prestazioni a sostegno del reddito e 18 miliardi di euro alla spesa per invalidità civile.

Dal documento si rileva che nel 2017 l’Istituto ha accertato un gettito contributo di circa 225 miliardi di euro, di cui 200 miliardi di euro per prestazioni pensionistiche e circa 25 miliardi di euro per le prestazioni di protezione sociale.

La differenza fra prestazioni erogate e contributi ricevuti è quindi negativa di 88 miliardi (-57 miliardi per le sole pensioni).

Nel 2017 l’Inps ha ricevuto inoltre dallo Stato trasferimenti per circa 110 miliardi di euro destinati alla copertura degli oneri pensionistici, al mantenimento del salario, agli interventi a favore della famiglia, agli sgravi contributivi e oneri sociali, all’invalidità civile e ad altri interventi.

INPS: PENSIONE VECCHIAIA STATALI DOPPIA QUELLA DEI PRIVATI

Dal Rapporto Inps emerge inoltre che l’importo delle pensioni degli statali è in media più del doppio di quello dei lavoratori privati: 2.456 euro lordi al mese per gli uomini e 1.748 euro per le donne contro 1.170 euro per gli uomini e 858 euro per le donne.

Per i pensionati autonomi l’importo pari a 858 euro per gli uomini e 629 per le donne. Per i parasubordinati, al netto di quelle supplementari, l’assegno arriva a 1.142 euro per gli uomini e a 705 euro per le donne.

L’importo medio mensile lordo delle pensioni di anzianità/anticipata liquidate, nel 2017, è stato invece di 2.450 euro per gli uomini e 1.758 euro per le donne tra gli ex dipendenti privati, mentre tra gli ex dipendenti pubblici è stato di 3.091 per gli uomini e di 2.281 euro per le donne.

INPS: AL SUD QUASI IL TRIPLO DELLE PENSIONI D’INVALIDITÀ RISPETTO AL NORD

Quanto alle pensioni d’invalidità, al Sud e nelle Isole sono quasi il triplo rispetto al Nord: per ogni 100 abitanti, il rapporto è di 2,4 trattamenti erogati al Nord, 3,2 al Centro e 6,7 al Sud. In tutto, nel 2017 sono state erogate 932.289 pensioni di invalidità, il 3,3% in meno rispetto al 2016.

INPS: AL SUD QUASI IL 70% DI DOMANDE DI REI ACCOLTE

Lo squilibrio geografico è ancora più evidente nel caso del Reddito d’inclusione. Al 30 settembre 2018, le domande presentate erano in tutto 787.982 e quelle accolte 375.799, di cui 252.269 arrivate dal Sud (il 67,1%). Le domande accolte nelle regioni centrali sono state 53.042 (il 14,1%) e quelle nelle regioni settentrionali 70.488 (il 18,7%).

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