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Partnership Aena-Axa sborsa 502 milioni e conquista l’aeroporto londinese di Luton

Aena vola alto, e in alleanza con Axa Private Equity annuncia l’acquisto dell’aeroporto londinese per 502 milioni di euro. La società aeroportuale di Spagna non si fa intimidire dalla nazionalizzazione subita in Bolivia e compra da Abertis, altra vittima di Morales, lo scalo di Luton – L’espansione strizza l’occhio alla privatizzazione attesa per fine anno

Partnership Aena-Axa sborsa 502 milioni e conquista l’aeroporto londinese di Luton

Aena, la società aeroportuale di Spagna con interessi in 46 aeroporti e 200 milioni di passeggeri serviti ogni anno, ha annunciato l’acquisizione dell’aeroporto londinese di Luton per 502 milioni di euro, nell’ambito della sua strategia di espansione internazionale.

L’aeroporto è ceduto dal gruppo connazionale Abertis infrastrutture S.a., che detiene il 90% della società Tib concessionaria della gestione.
Aena, che partecipa a Tib con il rimanente 10%, provvede all’acquisto di Luton insieme ad Axa Private Equity, mediante l’esercizio del diritto di prelazione. Il consorzio subentrante sarà posseduto al 51% da Aena e per il 49% da Axa Private Equity.

Nella strategia di Aena, che consiste nel sostituire le quote di minoranza detenute in diversi aeroporti internazionali con un portafoglio di aeroporti in gestione diretta, Luton rappresenta un tassello importante. Lo scalo londinese rappresenta il quinto aeroporto del Regno Unito per numero di passeggeri, è la sede della compagnia low cost Easyjet ed in alta stagione serve 14 aeroporti spagnoli gestiti da Aena.

La società aeroportuale spagnola pianifica di raddoppiare la capacità di Luton, che nel 2012 ha visto transitare 9,6 milioni di passeggeri, raggiungendo i 18 milioni di passeggeri annui. Questo progetto di espansione è funzionale alla crescita prevista del trasporto aereo, per il quale è già in cantiere la terza pista dell’aeroporto londinese di Heathrow.

Dal punto di vista finanziario la compravendità sarà finanziata dalle linee di credito già in essere e dalla vendita delle partecipazioni di minoranza in aeroporti internazionali. La transazione non aggiungerà debito e permetterà un miglioramento dell’ebitda del gruppo di circa 46 milioni di euro nell’anno successivo all’acquisizione.

Aena ha concluso con successo una brusca ristrutturazione dei conti con riduzione dei costi ed incremento dei ricavi, garantendo un ebitda in costante ripresa: 0,8 miliardi nel 2011, 1,1 nel 2012, fino agli 1,5 attesi quest’anno. Con questi numeri si è quindi presentato all’attenzione della divisione Private equity di Axa, primario investitore istituzionale in infrastrutture, che ha appena terminato brillantemente la raccolta di 1,75 miliardi di euro con l’ultimo fondo infrastrutturale lanciato (Fund III).

Aena non si è quindi fatta intimorire dalla nazionalizzazione subita a febbraio di quest’anno in Bolivia, da quando è seguita la decisione del gruppo Abertis di voltare le spalle al business aereo. I prossimi obiettivi sono già fissati per ottobre, con la proposta di acquisto degli scali di Rio de Janeiro e Belo Horizonte. L’aggressiva strategia di sviluppo si può ipotizzare gioverà molto al governo spagnolo, che ha annunciato la parziale privatizzazione di Aena entro la fine dell’anno.

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