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Pam, è boom di richieste dagli studenti per lavorare la domenica

L’iniziativa lanciata dalla catena veneta di supermercati qualche settimana fa è già un successo: oltre 9mila le candidature, entro l’estate ognuno dei 132 punti vendita avrà arruolato 300 studenti per il turno di apertura domenicale – Il progetto è anti-crisi, ma rivolto rigorosamente a chi iscritto a scuola o all’università.

Pam, è boom di richieste dagli studenti per lavorare la domenica

Oltre 9mila richieste pervenute alla sede centrale di Spinea (Venezia) e già alcuni studenti all’opera da qualche domenica, chi agli scaffali chi alle casse. E’ partita subito con successo l’iniziativa lanciata dalla catena di supermercati veneta Pam, del gruppo Panorama, che offre la possibilità ai giovani studenti, in tempi di crisi, di lavorare la domenica portando a casa un po’ di soldi per non gravare sulle famiglie e sostenere almeno in parte le spese universitarie.

Il progetto conviene a entrambe le parti: a Pam, che con la liberalizzazione dell’apertura domenicale necessita di ulteriore manodopera ma preferibilmente a costo basso e senza il peso di contratti lunghi e onerosi, e ai ragazzi che lavorando solo un giorno alla settimana, circa quattro volte al mese, possono tirare sù la bellezza di quasi 400 euro mensili.

Con il sistema a regime, entro l’estate, saranno dunque da 300 a 400 i giovani che troveranno lavoro a tempo determinato in uno dei 132 negozi della società veneziana.

L’esperienza, inoltre, non è fine a sè stessa: i ragazzi vengono scelti direttamente dai direttori dei punti vendita ed è previsto l’eventuale ingresso nel gruppo in futuro, con mansioni di rilievo, una volta conseguito il titolo di studio.

Gli unici requisiti per aderire a questa iniziativa di “flessibilità virtuosa” sono la maggiore età e il possesso di regolare certificato di iscrizione alle scuole superiori o all’Università per l’anno scolastico/accademico 2011-2012: in tempi di crisi del lavoro, questa opportunità avrebbe fatto comodo anche ai giovani lavoratori, spesso precari o sottopagati, e in cerca del famoso “secondo lavoro” nel tempo libero.

Ma per ora Pam ha preferito puntare su chi è ancora in fase formativa, per trarre vantaggio anche da un futuro inserimento in azienda, partendo dal basso.

Ci vuole l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco – ha detto il direttore marketing del gruppo Pam, Paolo Venturi -. Il resto, le conoscenze e l’opportunità di crescere, ce lo mettiamo noi”.

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