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Nuovo ribaltone in Luxottica e D-day Fiat a Wall Street

Altro choc per Luxottica: dopo un solo mese l’ad Cavatorta si dimette per le interferenze della famiglia di Del Vecchio nella gestione – Alle 15 e 30 Fiat debutta a Wall Street come Fca – L’ombra di Ebola sulle Borse: Fmi in allarme – Piazza Affari ha quasi azzerato i guadagni da inizio anno – Mediolanum riaccende le attenzioni su Mediaset-Telecom

Nuovo ribaltone in Luxottica e D-day Fiat a Wall Street

Scende il petrolio, scendono le Borse, frenate dall’andamento dell’economia reale. Dopo il tonfo di Wall Street nelle ultime due ore della seduta di venerdì (due punti bruciati dall’indice S&P, che ha chiuso a -1,25%, ribaltando l’andamento precedente) il copione si è ripetuto stamani in Asia. Chiusa Tokyo per festività, i avviano a chiudere in rosso le Borse cinesi .-1,1%, Sidney e la Corea del Sud -0,6%. Arretra anche Hong King -0,7%.

I mercati non hanno reagito al balzo dell’export cinese (+15,3% a settembre) e dell’import (+9%). Dietro il numero clamoroso ci sono, a detta degli analisti, le soprattutto speculazioni sull’andamento del renmimbi sul dollaro. Sale lo yen (+0,7% sul dollaro) , scende il greggio: il Brent vale 88,6 dollari al barile (-1,7% rispetto a venerdì).

EFFETTO EBOLA SUI LISTINI. FED IN ALLARME

Sull’apertura di oggi pesa anche l’effetto psicologico del decesso di un infermiere a Dallas, il primo caso di contagio di ebola sul territorio americano. Il vicepresidente della Fed Stanley Fisher ha dichiarato che l’evoluzione della congiuntura sui mercati potrebbe spingere la Fed a rivedere i tempi della strategia di rientro della politica monetaria alla normalità. 

Il sostegno della banca centrale Usa, unito aslla strategia espansiva della Bce, fa così da diga ai livelli dei mercati. “Una correzione del 10% sarebbe la cosa più salutare, ma mi sembra improbabile – ha dichiarato ieri Mary Erdoes, responsabile equity di Jp Morgan – Il mercato arretrerà del 2-3 % poi sarà sommerso da una pioggia di cash a basso costo”. Ovvero, il paracadute della Fed è ancora l’elemento dominante del mercato. 

MILANO GIU’ DA CINQUE SEDUTE. E DA CINQUE SETTIMANE 

Nonostante variazioni nell’ordine delle centinaia di punti, comunque, l’indice S&P 500 ha archiviato la settimana in calo del 3,1%, ma resta in terreno positivo dall’inizio dell’anno. In settimana non è andata meglio all’Europa: l’indice Stoxx 600 ha perduto il 4,1%, archiviando la peggior settimana dal 2012. La Borsa di Milano ha chiuso la quinta settimana consecutiva di ribasso, una settimana caratterizzata da cinque sedute tutte in calo: dal 4 settembre a oggi l’FtseMib è sceso del 10%.

Il bilancio della settimana per il FtseMib segna -4,9% : la performance da inizio anno si riduce a +1,2%. L’indice milanese venerdì ha perso lo 0,9% ed è uno dei più resistenti nel panorama europeo, a confronto con il Dax di Francoforte in ribasso del 2,4%, con il Cac di Parigi in discesa dell’1,6% e con il Ftse100 di Londra che arretra dell’1,2%. 

SOTTO ESAME LO ZEW, INDICE DELLA FIDUCIA DEI TEDESCHI

Moody’s ha rinviato il rating sull’Italia in attesa della legge finanziaria presto la vaglio di Bruxelles. Il governo Renzi si è comunque garantita la presenza in serie A grazie alla conferma della “A low” (out look negativo) dell’agenzia canadese Drbs. La decisione del governo italiano di rinviare al 2017 il raggiungimento del pareggio strutturale di bilancio viene vista come una misura eccezionale e in quanto tale “assolutamente accettabile”. S&P intanto ha rivisto al ribasso l’outlook della Francia e tolto la tripla A alla Finlandia. 

Il calendario prevede una serie di “mine” nascoste nel terreno accidentato che porta agli appuntamenti clou del mese: l’esito degli esami alle banche europee (scrutini domenica 26 ottobre) e il penultimo meeting della Fed nel 2014 (28-29 ottobre). Martedì riflettori accesi sullo Zew, l’indice della fiducia tedesca, in calo dallo scorso dicembre. 

CHIPS, PETROLIO, VIAGGI: LA SETTIMANA NERA 

E’ stata una settimana nera per molti settori. Sono scesi i titoli dei semiconduttori dopo il profit warning dell’americana Microchip, importante produttore di microcontroller, che ha annunciato un forte rallentamento delle vendite in Cina a settembre. StM è scesa venerdì del 5,49%, la tedesca Infineon ha perso il 6,8%, a Wall Street Texas Instruments cade in ribasso del 7%, Intel -4%. 

In caduta libera le materie prime: le quotazioni del greggio sono in calo del 19% rispetto alla fine di giugno. In tutta Europa a trascinare i listini al ribasso sono soprattutto i titoli petroliferi, penalizzati dalla discesa del greggio: Eni -2,2%, Saipem -2,8%, Tenaris -1,4%. A Parigi Total perde il 3,6%.A Wall Street Exxon ha segnato da inizio anno un calo del 9,2% a Wall Street. 

Sotto tiro anche il settore Travel & Lesure, sotto la pressione dell’effetto Ebola: Autogrill nelle ultime 5 sedute il titolo ha perso il 15% del suo valore portando la performance da inizio anno a -16%. Ancor più grave la perdita di Wdf che in una se3ttimana ha ceduto il 25% circa. I fondi Fidelity hanno approfittato della frana per raddoppiare la loro partecipazione dal 5 al 10%. 

OGGI AL VIA IL NUOVO BENCHMARK A 3 ANNI

I mercati obbligazionari si preparano agli appuntamenti di fine mese. Dal 20 al 23 il Tesoro farà appello ai risparmiatori per la settima emissione del Btp Italia. Finora i titoli (a sei anni) agganciato all’inflazione italiana hanno raccolto 88,7 miliardi. L’obiettivo è di superare quota 100 miliardi. 

Intanto, a pochi giorni dalla riunione della Fed (28 -29 ottobre) e dalla fine del QE americano i T-bond sono in ribasso, dal 3% di inizio anno al 2,3%: i mercati non credono al rialzo dei tassi. In questa cornice, dopo l’esito favorevole dell’asta dei Btp 12 (lieve aumento dei rendimenti di 3 bp, domanda in forte crescita) il Tesoro lancia oggi tra 1,5-2 miliardi di Btp a 3 anni, Sarà anche riaperta l’emissione di titoli a 30 anni, scadenza settembre 2044 per un ammontare compreso tra 750 milioni e gli 1,25 miliardi di euro. Infine, saranno offerti titoli di stato con scadenza a sei mesi (2 miliardi di euro). 

Ma l’attenzione è concentrata sul nuovo BTp benchmark triennale: uno dei tre nuovi benchmark (oltre al CcTeu e al BTp a 5 anni) che il Tesoro ha in programma di emettere nel quarto trimestre del 2014. Le attese sono per una buona accoglienza da parte del mercato unita a un sensibile rialzo dei rendimenti. Venerdì sul grey market il nuovo BTp triennale ha oscillato su livelli di rendimento intorno allo 0,73% a fronte dello 0,52% segnato nell’asta dello scorso settembre (minimo storico). 

FIAT, ALLE 15 E 30 LA CARAVELLA ARRIVA A WALL STREET

Per la prima volta di Fca a Wall Street occorrerà attendere le 15 e 30. In via eccezionale anche a Piazza Affari gli scambi su Fca prenderanno il via nel pomeriggio. In serata i vertici del Lingotto suoneranno la campanella che segnerà la chiusura della seduta del Columbus day. Lo sbarco avverrà in acque agitate visti gli umori del mercato. Venerdì Fiat si è congedato dalla Borsa di Milano con un brusco ribasso del 2,1%, in linea con l difficoltà del settore automotive. A pagare il prezzo più alto sono stati i colossi tedeschi Volkswagen -2,9%, e Bmw -3,6%.

Dopo il debutto alla Borsa americana di Fca, che comprende il 100% di Fiat Group Automobiles e di Chrysler Group, ma anche il 90% di Ferrari, Sergio Marchionne e il direttore finanziario Richard Palmer avvieranno i colloqui per collocare l’8% circa delle azioni (parte frutto del recesso, parte già in portafoglio) allo scopo di accrescere ik flottante. Si parte con una capitalizzazione inferiore ai 10 miliardi, contri 40 circa di Ford e Gm, i 50 abbondanti di Bmw e i 60 di Daimler. 

SAGA LUXOTTICA: DEL VECCHIO PERDE CAVATORTA. OGGI IL CDA

Il leader mondiale degli occhiali perde il secondo ad in meno di due mesi. Il co-amministratore Enrico Cavatorta ha dato le dimissioni domenica dopo un colloquio di tre ore con il fondatore Leonardo Del Vecchio. Cavatorta ha anche ha già ceduto i titoli legati alle sue stock options (incasso di oltre 22 milioni). Oggi si terrà un cda straordinario della società. La materia del contendere è la tormentata governance del gruppo, condizionata dai dissidi famigliari. 

L’ultima moglie di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo, ha infatti chiesto il 25% delle azioni della cassaforte famigliare (oggi distribuite in parti eguali tra gli eredi frutto dei tre matrimoni dell’imprenditore) più un posto in cda per il figlio Leonardo Maria (21 anni) al posto del primogenito Claudio (57 anni, titolare di Brooks Brothers) oltre ad un ruolo di primo piano per il suo commercialista Francesco Milleri. 

Oggi, salvo sorprese (sempre possibili in un clima di saga familiare) potrebbe esserci il chiarimento che i mercati si attendono.

MEDIOLANUM RIACCENDE LE ATTENZIONI SU MEDIASET-TELECOM 

Sotto I riflettori Mediolanum , in ribasso venerdì – 3% dopo la notizia che Fininvest, che possiede il 31%, dovrà ridurre la sua quota a meno del 9,9% come impongono le regole di Banca d’Italia perché Silvio Berlusconi non ha i requisiti di onorabilità per essere azionista di controllo di una banca. Ennio Doris, azionista con la stessa quota di Fininvest, si è detto pronto a comprare fino al 10%. Gli eredi di Silvio Berlusconi potrebbe acquisire quote a titolo personale o concentrarsi su altri investimenti. Ma i destini del 20% che Fininvest dovrà cedere potrebbero intrecciarsi con le manovre su Mediaset +1%. Nonostante le smentite in arrivo da Giuseppe Recchi, Telecom Italia – 0,5%, si fanno insistenti le voci su un possibile ingresso di Telecom (con la benedizione di Vincent Bolloré, prossimo grande azionista) in Mediaset Premium. 

IPO, LE CARTIERE FEDRIGONI CI PROVANO 

Il clima dei mercati non è propizio per le nuove quotazioni, come dimostra il ritiro delle offerte di Italiaonline e Intercos (o i rovescio borsistici di Zalando a Francoforte). Ma le cartiere Fedrigoni avviano lo stesso stamani l’offerta pubblica di sottoscrizione, operazione che terminerà il 23 ottobre: piazza Affari si augura che si spezzi così la serie nera. 

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