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Non è tempo di helicopter money

Né la Bank of England né il Giappone adottano una strategia anti-crisi basata su una illimitata liquidità ma il tema sarà al centro del meeting dei banchieri centrali a Jackson Hole – Attesa per i dati sul lavoro Usa – Risale il petrolio – I conti Mediobanca, Ubi e Banco Pop – Bpm: fusione dal primo gennaio 2017

Non è tempo di helicopter money

Calma piatta sui mercati in attesa dell’ultimo appuntamento della settimana: i dati del mercato del lavoro Usa. Le previsioni parlano di un aumento di 180 mila unità, che potrebbero dare una spinta nel pomeriggio al dollaro. Ben diversa la situazione a Londra. La decisione del Regno Unito di lasciare l’Ue costerà 250 mila posti di lavoro, avverte la Bank of England, spiegando le scelte di ieri: taglio dei tassi (previsto), rilancio del Qr (meno scontato) e acquisti di bond aziendali “di buona qualità”. Troppo poco, accusano i 35 economisti capitanato da sir Robert Skudelsky, che hanno inviato una lettera aperta al governo, pubblicata dal Guardian, invocando tagli fiscali e aiuti ai consumi.

Per ora, come è già successo in Giappone, Banca centrale e governo non se la sentono di adottare una strategia ispirata all’helicopter money, ma la questione è orma sul tappeto e terrà banco nel prossimo meeting dei governatori a Jackson Hole, Wyoming, terra di orsi.

PIATTA WALL STREET, TORNA A SALIRE IL PETROLIO

Nel frattempo i listini hanno riservato, una volta tanto, poche emozioni. Hanno chiuso a ridotto della parità le Borse Usa: Dow Jones e S&P 500 -0,02%, Nasdaq +0,13%. Il petrolio è tornato a salire (+2,7%) dopo cinque sedute in calo: Brent stamane a 44,06 dollari al barile, Wti a 41,74. Chevron stabile nonostante abbia annunciato l’intenzione di vendere asset in Asia, in particolare nell’upstream, per almeno 5 miliardi di dollari.  Avanzano in Europa le società energetiche (Stoxx +1,2%): Eni guadagna lo 0,2%, balzo di Tenaris (+2,9%).

Chiusura in sordina stamane anche per i mercati asiatici. L’indice Nikkei guadagna a Tokyo lo 0,3%, lo yen tratta a 101,25 sul dollaro, confermando i guadagni messi a segno dopo la delusione per una manovra economica giudicata troppo timida. Recupera Hong Kong (+1,3%) dopo una settimana contrastata segnata dai tifoni.

LONDRA: BORSA SUPER, GIÙ STERLINA E GILT. MILANO +0,6%

Giornata positiva per le Borse europee, che terminano la seduta con discreti rialzi, sostenute dal taglio dei tassi della Banca d’Inghilterra. A Milano l’indice FtseMib ha segnato un progresso dello 0,6%, a 16.236 punti, dopo aver accelerato fino a raggiungere un massimo di 16.327 punti. La Borsa di Parigi guadagna lo 0,5%, Francoforte +0,5%. Meglio di Milano ha fatto Madrid (+1,34%) grazie alle performance delle banche.

Grandi movimenti alla City dopo le mosse della Bank of England: l’indice Ftse100 della Borsa di Londra è salito dell’1,52%. La sterlina si indebolisce e perde l’1,5% contro il dollaro (a 1,312) e l’1,4% contro l’euro (a 1,178). Forte discesa anche dei rendimenti sui bond governativi, che si portano sui nuovi minimi storici: il Gilt decennale scivola allo 0,643%.

UNICREDIT RIALZA LA TESTA, MPS NO

I rialzi maggiori sui listini europei arrivano dalle banche (Stoxx del settore +1,3%). Brillano a Madrid Banco Santander (+2,78%) e Banco Bilbao (+2,54%).  A Piazza Affari ancora un ribasso per Monte Paschi (-2,1%).

Unicredit ha chiuso la seduta in rialzo del 2,2%, a 1,842 euro. Dopo i risultati del secondo trimestre annunciati ieri, i broker ritoccano i loro target price, tutti al ribasso, ma confermano le raccomandazioni. Nel dettaglio, Natixis, Kepler Cheuvreux e Oddo ribadiscono il giudizio Buy. I nuovi prezzi obiettivo vanno dai 4,9 euro di Natixis ai 3 euro di Kepler Cheuvreux. Oddo ha abbassato a 4,5 euro da 5,6 euro. Ubs ha confermato il giudizio Neutral e ridotto il target a 2,05 euro da 2,1 euro.

Stamane è prevista la conference call di Mediobanca sui risultati dell’esercizio 2015/16. Anche Banco Popolare e Ubi terranno incontri con gli analisti a commento dei bilanci.

BPM: FUSIONE CON BANCO POPOLARE ENTRO L’ANNO

“La fusione con il Banco Popolare avrà effetto dal primo gennaio 2017”, ha annunciato l’ad della Banca Popolare di Milano (+1,6%), Giuseppe Castagna, nella call con gli analisti. L’istituto che dovrebbe nascere dall’aggregazione fra i due istituti “da inizio 2017 dovrà essere in grado di partire e accendere i motori”. Bpm ha chiuso il primo semestre con un utile netto in crescita del 2,6% a 158,1 milioni di euro. Il dato del solo secondo trimestre mostra un risultato di 109,8 milioni superiore sia al consensus fermo a 75 milioni sia allo stesso periodo dello scorso anno pari a 86,5 milioni. 

Quanto a Banca Pop. Emilia (+0,5), il primo semestre si è chiuso con un utile netto di 64 milioni, dai 73,2 milioni dello scorso anno. Ma la banca registra un Core Tier1 in forte crescita al 14,49% rispetto all’11,55% di fine marzo. Il forte incremento è dovuto al fatto che l’istituto, per la prima volta, utilizza i modelli interni per i requisiti del rischio che hanno avuto un impatto positivo di circa 300 punti base.

BENE LA RACCOLTA DEL GESTITO: FINECO +2,6%

Positivi i titoli del risparmio gestito: Fineco (+2,6%) ha realizzato a luglio una raccolta netta di 481 milioni (+31% sull’anno precedente). Bene anche Banca Mediolanum (+2,2%) e Azimut, entrambe dopo i conti. Stagione di bilanci anche per Unipol (+2%) e UnipolSai (-0,2%). “In questo contesto strategico – ha detto Carlo Cimbri, ad di Unipol e presidente di UnipolSai – confermo la volontà di partecipare con la nostra banca a un gruppo bancario che abbia una maggiore efficienza sul mercato che deriva anche dal presupposto dimensionale”.

FRENA FCA, MEDIOBANCA PROMUOVE L’OPERAZIONE SAMSUNG

Si assesta Fiat Chrysler: -0,9% dopo il balzo dell’8% del giorno prima, innescato dalle indiscrezioni sull’interesse della coreana Samsung per la controllata Magneti Marelli. L’operazione potrebbe essere chiusa entro l’anno e avere un valore superiore a 3 miliardi di dollari (2,693 miliardi di euro al cambio attuale). Ecco il commento di Mediobanca Securities: “A dimostrazione di quello che abbiamo sempre detto: Fca è il miglior produttore di auto da avere in portafoglio in quanto il consenso è sbilanciato al ribasso e molte attività non sono guardate con sufficiente attenzione da parte del mercato”.

Cnh Industrial (+1,4%) ha annunciato l’intenzione di proporre agli obbligazionisti, attraverso la controllata Case New Hollande, il riacquisto in contanti fino a 450 milioni di dollari di titoli garantiti 2017 cedola 7,875%, il cui ammontare in circolazione è pari a un miliardo e mezzo. In parallelo all’operazione di buyback la società prepara l’emissione di nuove obbligazioni non garantite.

VOLA SAFILO, SALE RCS FORMATO CAIRO

Da rilevate anche il buon rialzo di StM (+3,5%), in linea con il settore, e di Yoox (+2,7%), che ha diffuso i risultati appena dopo la chiusura della Borsa.

In grande evidenza due titoli fuori dall’indice principale:

– Safilo guadagna il 15% dopo avere annunciato ieri sera risultati migliori delle attese. Kepler Cheuvreux ha alzato la raccomandazione a Hold da Reduce e ha portato il target price a 7,3 euro da 6,6 euro. 

– Rcs Mediagroup +3,8%:  Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo a 0,77 da 0,7 euro (rating hold) dopo i conti migliori delle attese. La liquidazione dell’ad Laura Cioli ammonta a 3.5 milioni.

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