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Niki de Saint Phalle, Jean Tinguely e Pontus Hultén al Centre Pompidou di Parigi

Questa mostra inaugura la collaborazione tra il Centre Pompidou e il Grand Palais. Aperta dal 26 giugno 2025 al 4 gennaio 2026

Niki de Saint Phalle, Jean Tinguely e Pontus Hultén al Centre Pompidou di Parigi

Niki de Saint Phalle (1930-2002) e Jean Tinguely (1925-1991) hanno segnato i primi decenni del Centre Pompidou con creazioni spettacolari, tra cui Le Crocrodrome de Zig & Puce (1977) nel foro dell’edificio o la Fontana Stravinsky (1983) alla base dell’Ircam. Grazie all’impulso dato da questa personalità molto apprezzata nel mondo dei musei, i due artisti beneficiano di un’importante visibilità. Hulten, animato dall’idea rimbaldienne di “changer la vie” e portato da un approccio museale radicale e innovatore, offre una soluzione incondizionata alla coppia d’artisti. Condivide le loro concezioni anarchiche al servizio di un’arte per tutti, multidisciplinare e partecipativa, che scuote le convenzioni e sposta i confini. È attraverso il prisma di Pontus Hultén (1924-2006), primo direttore del Musée national d’art moderne del Centre Pompidou dal 1977 al 1981, che la mostra rivisita le creazioni di Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely.

Le retrospettive al Centre Pompidou

Pontus Hulten facilitò l’acquisizione da parte delle istituzioni di importanti opere di Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely e organizzò retrospettive di entrambi gli artisti al Centre Pompidou: Saint Phalle nel 1980 e Tinguely nel 1988. Orchestrò anche la realizzazione dei loro straordinari progetti installativi, sia al Moderna Museet di Stoccolma, la prima istituzione da lui diretta, con la gigantesca e penetrabile Nana Hon – en katedral nel 1966, sia al Centre Pompidou di Parigi con il Crocrodrome di Zig & Puce e i suoi elementi da luna park nel 1977. Fu sempre grazie a Pontus Hulten che Niki de Saint Phalle completò la creazione di una vita di Jean Tinguely dopo la sua morte, Le Cyclop, un mostro di metallo aperto al pubblico, punteggiato da opere di amici artisti e nascosto nel cuore dei boschi di Milly-la-Forêt, vicino a Parigi. La mostra “Niki de Saint Phalle, Jean Tinguely, Pontus Hulten” propone un percorso al tempo stesso storico e ludico, in cui arte, amore, amicizia e impegno si intrecciano, evidenziando al contempo l’elemento di utopia e provocazione artistica comune ai tre protagonisti.

Macchine animate di Tinguely e gli Shots di Niki de Saint Phalle

Le macchine animate di Tinguely, più o meno autodistruttive e “inutili”, sono una critica feroce alla meccanizzazione e al progresso tecnologico della società industriale dei Trenta Gloriosi. Gli “Shots” di Niki de Saint Phalle, rilievi bianchi contenenti sacche di colore da cui spara per “far sanguinare la vernice”, sovvertono i codici dell’arte e della società, mettendo in luce il potere femminile. Le sue celebri Nanas, colorate e gioiose, sono una continuazione di questo approccio iconoclasta. La mostra presenta anche rari filmati d’archivio e una raccolta di lettere-disegni relativi alle opere e ai colossali progetti di Niki Saint Phalle e Jean Tinguely, realizzati in collaborazione con Pontus Hulten. Oltre a celebrare due grandi artisti del XX secolo, animata dalla visione di un uomo di museo d’eccezione, questa mostra interroga il loro orizzonte di pensiero secondo il quale la rivendicazione di autonomia dell’arte, la messa in discussione dell’istituzione e il rivolgersi direttamente al pubblico diventano forze motrici della creazione.

Immagine di copertina: Dettaglio Niki de Saint Phalle, Fotografia ridipinta di “Hon”, 1979
Niki Charitable Art Foundation, Santee, California – © 2025 Niki Charitable Art Foundation / Adagp, Parigi

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