Le difficoltà di ogni tipo che affliggono la ricerca italiana, non ci mortificano nelle classifiche internazionali. I nostri Istituti sono costantemente a chiedere finanziamenti per progredire e tenersi stretti il fior fiore di ricercatori che all’estero trovano porte spalancate. Ogni tanto qualche soddisfazione,però ,arriva anche a Roma. Il Consiglio nazionale delle ricerche e l’Istituto nazionale di fisica nucleare sono entrati nella classifica 2019 dei dieci Enti di ricerca con il maggior numero di articoli pubblicati nelle 82 riviste scientifiche più prestigiose. I due Enti italiani si trovano in nona e decima posizione mondiale, ma sono i primi in Europa.
“Questo risultato è un’iniezione di ottimismo per l’Italia e dimostra la bellezza e l’importanza della ricerca pubblica”, ha commentato il Presidente del Cnr, Massimo Inguscio. Una testimonianza straordinaria del valore degli istituti statali che andrebbero stimati e valutativi di più già nelle scelte del governo . E il riconoscimento arriva in un momento propizio. Si sta formando il nuovo governo che ci auguriamo saprà tenere in considerazione la notizia . In tutti i programmi la ricerca scientifica viene inserita come impegno prioritario per far progredire il Paese, eccezione fatta per le future verifiche che non corrispondono alle intenzioni. La riprova che l’Italia spende ancora poco rispetto agli altri Paesi dell’Ue.
“ La classifica di Nature dimostra la grande qualità della ricerca italiana di frontiera, apprezzata e riconosciuta a livello internazionale”, ha commentato a sua volta Antonio Zoccoli,Presidente dell’Infn. Gli studi scientifici nei laboratori italiani e pubblicati in tutto il mondo sono stati confrontati con quelli cinesi, americani, francesi.Al primo posto della Nature Index 2019 c’è l’Accademia Cinese delle Scienze (Cas), seguita dal Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica francese (Cnrs) e dagli Istituti Nazionali per la Salute (Nih) americani. La Nasa è al settimo posto , due caselle prima del CNR. Il Nature Index,si conferma ranking scientifico molto accreditato che valuta 82 pubblicazioni di vari campi. Nel suo monitoraggio prende in considerazione strutture pubbliche e private le cui performances , se entrano in classifica, sono apprezzate dalla comunità scientifica internazionale e non di rado dall’industria. L’ Italia politica ha davanti una buona opportunità per dare più fiducia ai nostri studiosi.