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Nasdaq a due facce: Apple vola, Snapchat crolla

Snapchat ha pubblicato una trimestrale al di sotto delle aspettative e i conti del secondo trimestre potrebbero essere addirittura peggiori – Titolo sotto tiro: -19% – Ma il Nasdaq viene spinto all’insù da Apple, sugli scudi dopo i conti e l’annuncio di un buyback da record

Nasdaq a due facce: Apple vola, Snapchat crolla

Trimestrali croce e delizia per l’indice dei titoli tecnologici. A meno di un’ora dall’apertura di Wall Street, il titolo di Snapchat crolla sul Nasdaq cedendo il 19% a 11,45 dollari (dopo aver toccato anche -21%) dopo aver pubblicato conti che hanno deluso cocentemente gli investitori.

Non solo, secondo le stime, i dati del secondo trimestre (aprile-giugno) potrebbero essere addirittura peggiori di quelli appena resi noti, un’eventualità che sta causando una vera e propria pioggia di vendite.

Nel dettaglio, nei primi tre mesi del 2018, Snapchat ha registrato ricavi pari a 230,7 milioni di dollari a fronte dei 244,9 milioni attesi dagli analisti. Le perdite per azione sono risultate pari a 0,17 dollari contro i 0,16 dollari attesi dal mercato. Sotto le attese anche il numero degli utenti attivi giornalieri, assestati a 191 milioni rispetto ai 194,3 milioni previsti.

Gli investitori “tecnologici” possono però consolarsi con la prestazione di Apple, sugli scudi dopo un’ottima trimestrale e l’annuncio di un buyback da guinness: l’ammontare è pari a 100 miliardi di dollari. Il titolo di Cupertino guadagna attualmente il 4,24% a 176,27 dollari, sostenendo l’intero listino che sale dello 0,2% a fronte del -0,2% del Dow Jones e del -0,16% dello S&P 500.

Ricordiamo che a Wall Street, l’attenzione degli investitori è attualmente concentrata sulla Federal Reserve che alle 20.00 (ora italiana) renderà note le decisioni in materia di tassi. Il mercato si aspetta che i tassi rimangano all’1,5-1,75% ma a destare curiosità sono il “tono” e i linguaggi” che la banca centrale americana utilizzerà nel comunicato di stasera. Non essendoci una conferenza stampa, agli operatori di Borsa non resterà che leggere nel dettaglio un documento che potrebbe contenere parole da “falco”.

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