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Milano regina punta sullo scorporo Telecom, corrono anche Ferrari e Fca

Chiudono in rialzo il listini europei mentre Wall Street macina record aspettando la Fed. A Londra tonfo di Ryanair. A Piazza Affari Eni sconta il pagamento della cedola e il petrolio in discesa. Vendite anche su A2A e Moncler. Sale Leonardo, tra le banche si segnala Bper per l’avvio dell’incorporazione di Carife. Protagonista della giornata è Pirelli che torna in Borsa il 4 ottobre

Milano chiude in rialzo dello 0,61%, 22.364 punti, migliore Piazza europea, anche grazie all’exploit di Telecom +4,74%. Rimbalzino per Londra +0,52%, nonostante la seduta difficile di Ryanair, che registra un calo superiore al 2%, dopo la notizia che la compagnia low cost è costretta a cancellare centinaia di voli. Moderatamente positive Francoforte +0,32%; Madrid +0,2%; Parigi +0,3%. I listini europei beneficiano, nel pomeriggio, dell’apertura intonata di Wall Street, golosa di nuovi record dopo i massimi raggiunti venerdì. Si attende con fiducia il nuovo meeting della Fed che, mercoledì, annuncerà le sue decisioni sul costo del denaro (atteso un nulla di fatto sui tassi) e aggiornerà le stime sull’economia. In calendario anche la conferenza stampa del presidente Janet Yellen, chiamata a dare chiarimenti sulla strategia dell’istituto da qui a fine anno.

Sul fronte macro in Europa si segnala un’inflazione in linea con le attese ad agosto (+1,5% su base annua; +0,3% su base mensile). Poco mosso il cross euro-dollaro, attorno a 1,195. Sul secondario Il Btp Italia 10 anni ha un rendimento del 2,14%, simile alla chiusura di venerdì; si restringe lo spread con il Bund, -1,3%; 167.50 punti base. Da segnalare il crollo del rendimento dei titoli decennali portoghesi, al 2,45%, mentre lo spread con l’omologo tedesco scende del 16,73%, 198.10 punti, dopo la promozione di Standard & Poor’s e il rating sovrano passato da BB+(investment grade) a BBB- con outlook stabile.

In rosso oro e petrolio: -0,9% il primo, 1307.74 dollari l‘oncia; Brent -1,3%; 54.58 dollari al barile.

In Piazza Affari peggior titolo di giornata è Eni, -2,53%, penalizzato non tanto dalla vendite sull’oro nero, quanto dallo stacco cedola, è di oggi l’acconto sul dividendo 2017 di 0,40 euro per azione.

Regina del listino è Telecom, probabilmente sostenuta dalle indiscrezioni stampa su un possibile spezzatino. Fra le ipotesi c’è la scissione proporzionale del colosso in due realtà quotate in Borsa e controllate da Vivendi al 23,94%: una Tim della rete, in cui confluirebbero anche Sparkle e Telsi (le due società oggetto dell’esame per il golden power), e una Tim servizi. A questo punto la quota di controllo di Tim della rete sarebbe rilevata dalla Cdp.

I problemi nelle corse non danneggiano Ferrari, +2,45%, fra le migliori blue chip di giornata. La performance è brillante anche per Fca,+1,59%. Ben comprate Stm +2,24% e Leonardo +1,81%. Tendenzialmente positive le banche. Fra le migliori è Bper, +0,92%, che ha depositato il progetto di fusione per incorporazione di Cariferrara presso il registro delle imprese di Modena, dopo aver ottenuto l’autorizzazione delle autorità di Vigilanza.

Oltre che su Eni, prevalgono le vendite su A2a -1,63%; Moncler -0,48%; Banca Generali -0,18%; Luxottica -0,39%.

Fra le società protagoniste della giornata troviamo infine Pirelli, che arriverà in Borsa il 4 ottobre, Ipo record che si preannuncia come la più importante in Europa quest’anno. L’offerta pubblica di vendita e il roadshow sono partiti e si chiuderanno il 28 settembre mentre il prezzo dovrebbe essere fissato il 29 settembre all’interno della forchetta tra 6,3 e 8,3 euro. 
 
 
 

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