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Milano in rosso malgrado voto di Atene. Spread Btp-Bund in risalita

Il voto pro-Europa della Grecia rafforza l’euro che torna a 1,27 sul dollaro, ma non convince Piazza Affari che paga l’effetto cedola: perde oltre l’1%, la peggiore performance d’Europa – Anche lo spread comincia a risalre – Animi più distesi, comunque, al G20 che si apre oggi in Messico dove la Germania potrebbe ammorbidire le e posizioni sugli eurobond.

Milano in rosso malgrado voto di Atene. Spread Btp-Bund in risalita

Si è già esaurito l’entusiasmo dei mercati per il voto in Grecia. Subito dopo una partenza in rally, Milano ha girato addirittura in territorio negativo (-0,87%), mentre gli altri listini hanno ampiamente ridotto i guadagni: Parigi è in rialzo di un punto, come Francoforte, mentre Londra fa segnare +0,66%. Lo spread fra Btp e Bund è tornato a salire, portandosi nuovamente oltre la soglia dei 460 punti.  

I mercati sperano che dal G20 di Los Cabos emerga una decisione definitiva sul rafforzamento delle risorse a disposizione del Fmi (430 miliardi) e, soprattutto, che si profili una proposta concreta da promuovere il prossimo meeting di Bruxelles. La Germania, secondo la stampa tedesca, potrebbe dire sì agli “Eurobond leggeri”: emissioni a breve termine e di limitata entità emesse dai singoli Stato ma con una garanzia comune.

«Oggi i greci hanno scelto di restare legati all’Europa. Questa è una vittoria per tutta l’Europa». Il leader conservatore di Nea Dimokratia Antonis Samaras ha annunciato così la vittoria elettorale. Nuova Democrazia è il primo partito con il 30,5% dei consensi: con il premio di maggioranza che accorda un «bonus» da 50 deputati e i socialisti di Pasok prende forma una coalizione ritenuta politicamente improbabile ma con la maggioranza in Parlamento.

«La Grecia ha urgentemente bisogno di un governo» ha commentato il leader della sinistra radical Alexis Tsipras confermando che resterà all’ opposizione forte del suo 26,5%, un risultato storico per la sinistra.

L’Eurogruppo, dopo il voto, sembra pronto a ridiscutere i tempi dell’austerità ateniese.  La speranza dell’Europa, espressa in una nota ufficiale, è quella di una «formazione veloce» di un nuovo governo greco: solo successivamente la Troika tornerà ad Atene per valutare i progressi fatti nella ristrutturazione dei conti. Se ne parlerà comunque dopo venerdì 22 quando la nazionale greca sfiderà la grande Germania ai quarti degli europei in quel di Danzica.

Piazza Affari aveva anticipato, prima fra tutti i mercati, già venerdì scorso la ventata di ottimismo che si respira all’apertura di stamane. L’indice FtseMib di Piazza Affari è salito del 2,3%, il migliore fra le Borse europee: Londra è salita dello 0,2%, Parigi +1,8%, Francoforte +1,4%, Madrid +0,1%.

Ancor più rilevante sul piano psicologico il fatto che il rendimento del Btp decennale sia drasticamente sceso tornando sotto al 6%, al 5,89% lasciandosi alle spalle le difficoltà registrate nelle aste di metà mese. Lo spread con il Bund si è ridotto 445, 16 punti base in meno della vigilia. Segnali di recupero si sono visti sulla parte breve della curva: il rendimento del Btp 2 anni scende di 14 punti base a quota 432 per un rendimento del 4,4%.

Con il rialzo di fine settimana Piazza Affari ha azzerato i precedenti ribassi della settimana e il bilancio delle ultime cinque sedute è di parità. Dall’inizio dell’anno l’indice FtseMib è in calo del 11,2%. Oggi, comunque, sull’indice Ftse/Mib graverà un dolce handicap: un buon numero di società tratterà ex dividendo, l’impatto sarà notevole, pari a circa -1,2%.

Lo stacco cedola coinvolgerà sei società quotate al Ftse Mib per complessivi 2,81 miliardi. ll monte dividendi piu’ generoso e’ quello di Enel che distribuirà ai propri azionisti poco più di 1,5 miliardi (0,16 euro per azione) seguita da Intesa Sanpaolo che remunera i soci con 775 milioni (0,05 euro).

Le altre società del paniere interessate dallo stacco cedola sono A2a (40,7 milioni e 0,013 euro per azione), Exor (53,6 milioni e 0,335), Parmalat (175,7 milioni e 0,1) e Terna (261,3 milioni e 0,13).

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