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Meteo Mercato: l’export riduce il rischio

L’indice Meteo Mercato di SACE evidenza come i settori con una propensione all’internazionalizzazione più elevata facciano registrare livelli di rischio operativo inferiori

Meteo Mercato: l’export riduce il rischio

È stato pubblicato l’aggiornamento al terzo trimestre 2011 dell’indice Meteo Mercato di SACE. Si tratta di un indice sintetico creato per misurare il livello di rischiosità dei singoli settori dell’industria italiana. L’indice dà una rappresentazione delle probabilità di insolvenza o uscita dal mercato delle imprese operanti in un determinato settore e viene misurato in una scala che va da un minimo di 1 ad un massimo di 9. Concorrono al calcolo dell’indice dati quali la produzione industriale, il fatturato, i prezzi alla produzione, la demografia d’impresa e le sofferenze bancarie.

L’indice aggregato per l’intera industria italiana fa segnare un livello medio pari a 5 nell’ultima rilevazione, in crescita rispetto al periodo precedente, il secondo trimestre del 2011, di 0,4 punti. Questo calo è legato principalmente all’arretramento dell’economia italiana registrato nel terzo trimestre (-0,2%). I settori che risentono maggiormente del rallentamento economico sono quelli che non hanno un livello di domanda estera tale da bilanciare la stagnazione di quella interna. Questi risultati appaiono chiari guardando al grafico, riportato in allegato, nel quale le punte di diamante dell’export italiano, meccanica strumentale e metallurgia, vengono classificate a basso rischio con valori dell’indice di poco superiori a 4. Un ottimo risultato viene fatto segnare anche dall’industria estrattiva, con il settore lapideo che ha esportato complessivamente 3 milioni di tonnellate per un valore di più di 1 miliardo e 200 milioni di euro nel corso dei primi 9 mesi dell’anno.  L’industria di computer ed elettronica è passata da una valutazione di rischio basso ad una di rischio medio in ragione della diminuzione della produzione (-3,7%) e delle difficoltà causate dalla concorrenza di prodotti stranieri che ha fatto diminuire le vendite nell’intero comparto dei beni tecnologici di consumo. Fra i settori più a rischio, le costruzioni scontano una riduzione degli investimenti e della produzione dovuta anche alla contrazione della domanda di opere pubbliche. Sul settore del legno pesano le difficoltà a valle della catena produttiva, ovvero nell’industria del mobile e delle costruzioni.

Da questa analisi appare in tutta evidenza l’importanza dell’internazionalizzazione in termini di diversificazione del rischio. Infatti, i settori meno internazionalizzati soffrono maggiormente lo stato di difficoltà dell’economia italiana e non riescono a sfruttare le potenzialità offerte dalla crescita dei mercati emergenti. 


Allegati: Meteo_Mercato.pdf

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