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Manovra, Nadef in arrivo ma l’Iva differenziata fa discutere

Lunedì pomeriggio il Governo lancerà il nuovo Def – L’ipotesi di un aumento selettivo di alcune aliquote Iva agita la vigilia e trovare la quadra per tutti gli impegni di spesa non è facile.

Manovra, Nadef in arrivo ma l’Iva differenziata fa discutere

Il Consiglio dei ministri si appresta a varare lunedì pomeriggio la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef) ma molti capitoli della manovra sono ancora aperti. Come sempre succede in queste occasioni da oltre trent’anni a questa parte.

Il primo scoglio da superare riguarda l’ammontare complessivo del deficit pubblico: 2,1 o 2,2% del Pil? In ballo ci sono quasi due miliardi perchè ogni decimale di punto vale 1,8 miliardi e convincere la Ue ad accordare il via libera all’Italia per un deficit più alto del previsto non è facile, malgrado la grande credibilità del nuovo ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Tra sterilizzazione dell’Iva e taglio del cuneo fiscale ci sono almeno 28 miliardi da trovare e non è escluso che, pur approvandolo, il nuovo cuneo fiscale possa entrare in vigore qualche mese dopo del previsto per risparmiare risorse.

Ma la seconda questione irrisolta riguarda proprio l’Iva: per sterilizzarne l’aumento da 23 miliardi il Governo le sta tentando tutte, compresa la possibilità di prevederne aumenti selettivi sulle aliquote, a seconda delle forme di pagamento e prevedendo sconti su determinati beni se si usano i pagamenti elettronici. Ma i commercianti sono sul piede di guerra e anche tra le forze politiche che sostengono il Governo c’è ancora da trovare la quadra.

Poi c’è il capitolo degli investimenti verdi, che il Governo spera di poter in parte scomputare dal calcolo del deficit anticipando la Golden rule ventilata anche dalla nuova Presidente della Ue, Ursula Von der Leyen. Ma come sempre il diavolo si nasconde nei dettagli mentre il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo le oceaniche manifestazioni giovanili di venerdì, chiede che l’Italia destini all’ambiente un piano di investimenti da 50 miliardi in 15 anni: l’intenzione è lodevole ma le risorse e le modalità applicative sono tutte da discutere.

Insomma, la carne è al fuoco è tanta ma le risorse sono poche e la quadratura del cerchio resta difficile mentre da Lanciano, dove sono in corso le Giornate dell’economia in onore di De Cecco, il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, raccomanda la spending review e il taglio del cuneo. Il Governo risponderà domani.

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