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Madrid, addio Dalì e Bernabeu: nomi franchisti

Il celeberrimo stadio di Madrid rischia di dover cambiare nome a causa di una delibera approvata dal Comune della Capitale che prevede di cambiare i nomi di strade, piazze e monumenti oggi intitolati a personaggi legati al franchismo. Cosa c’entra Dalì con Franco? La loro colpa è quella di non essersi opposti al regime.

Madrid, addio Dalì e Bernabeu: nomi franchisti

Un’iniziativa promossa dal sindaco di Madrid, Manuela Carmena, sostenuta dai consiglieri di Podemos rischiava di cancellare un pezzo di storia della Capitale spagnola. Qualche tempo fa era arrivata la promessa: cambieremo i nomi delle strade intitolati ai personaggi legati al franchismo.

Detto, fatto. Il Consiglio Comunale ha approvato la relativa delibera, facendo sparire dalle strade madrilene targhe e statue dedicate a personaggi legati al regime  franchista.

Ma c’è di più, perché a Madrid è stata addirittura istituita una Commissione formata da professori dell’Università Complutense incaricata di redigere una lista dei nomi da bannare.

Peccato che nell’elenco siano contenuti personaggi del calibro dell’artista Salvador Dalí, dell’ex presidente del Real Madrid Santiago Bernabeu, cui è intitolato il celeberrimo stadio cittadino. Ma anche il torero Manolete, il poeta catalano Josep Plat e l’ex presidente del Comitato Olimpico Juan Antonio Samaranch, quest’ultimo grande amico di Francisco Franco.

Ma perché figure come Dalì o Bernabeu sono state inserite nella lista nonostante non abbiano avuto legami con la dittatura? Perché secondo i professori, non essendosi opposti al regime e avendo avuto in alcuni casi qualche collaborazione con esso, hanno dimostrato la loro connivenza. I meriti artistici e sportivi, quando si tratta di politica, passano in secondo piano.

A Madrid è ovviamente scoppiata la polemica e il sindaco Carmena è stato costretto ad intervenire chiarendo che con ogni probabilità questi nomi non saranno cancellati dalla memoria della Capitale perché “gli artisti saranno salvaguardati”.

Nel frattempo, il Comune guidato da Podemos ha fatto arrabbiare, e non poco, la curia spagnola. Circa una settimana fa, è stata rimossa dal cimitero di una parrocchia una targa che ricordava otto giovani carmelitani fucilati durante la Guerra civile. Le scuse sono prontamente arrivate, ma il “fattaccio” era già stato compiuto. Speriamo che a breve non dovranno scusarsi anche con i milioni di tifosi del Real Madrid, anche perché in quel caso la reazione potrebbe essere leggermente più forte.

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