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Lunedì nero per le Borse di tutta Europa: Milano perde il 4,3% e lo spread Btp-Bund vola a 370 pb

Sprofondano i mercati azionari del Vecchio continente: Francoforte e Milano i peggiori – Fonsai, Unicredit e Intesa sotto del 7%, Fiat a -6,4%- Moody’s minaccia il declassamento del rating dell’Italia – Pesano il peggioramento economico e i rischi sovrani enfatizzati dai rischi politici – Lo spread Btp-Bund vola a 370 pb e quello greco al record di 1.745 pb

Lunedì nero per le Borse di tutta Europa: Milano perde il 4,3% e lo spread Btp-Bund vola a 370 pb

DILUVIO SUI MERCATI, MILANO PRECIPITA.
LO SPREAD A QUOTA 370 BP

Più che di tempesta, c’è aria di diluvio universale sui listini della finanza globale dove si stenta a trovare una sola indicazione che non sia pessima. Il calo dei listini azionari dopo il venerdì nero ha preso velocità. La Borsa di Milano, in profondo rosso dall’apertura, ha aggravato a poco a poco la situazione fino a sfondare la barriera del 5 % (-5,26% alle 15 e 54). A fine seduta solo Francoforte risulta peggiore di Piazza Affari. A Milano il Ftse Mib è sceso ai minimi dal marzo 2009, a quota 14.333 punti (-4,83%).

SOSPESI AL RIBASSO INTESA ED UNICREDIT. EXOR -7%
BNP E SOCGEN AFFONDANO PARIGI. DB FRANCOFORTE

A Milano s’inabissano titoli come Intesa Sanpaolo -6,96%, Unicredit -7,3% Bpm -7% (aumento di capitale in pratica irrealizzabile in queste condizioni), Ubi -4,62% ed Exor -7% . I ribassi, pesantissimi, di Piazza Affari non sono tuttavia limitati al solo comparto finanziario. Nessun titolo del Ftse Mib si è mantenuto in terreno positivo. Fiat scende del 6,46%, Fiat Industrial -6,74%, Prysmian -3,48%, Finmeccanica -5,9%. E ancora. Enel scende del 4,37%. Enel Green Power -5,34%, penalizzata dal taglio di raccomandazione di Bank of America. Il petrolio è in calo con il Wti a 84,1 dollari al barile (-2,7%), Eni scende del 4,4%, Saipem -6,1%. Saras è stata sospesa al ribasso, il titolo è arrivato a perdere l’10,3%. Non è andato meglio su altre piazze del Vecchio Continente. I titoli bancari, colpiti anche dalla citazione in giudizio da parte del governo americano per aver taciuto a Fannie Mae e Freddie Mac le reali condizioni dei mutui subprime, hanno trascinato al ribasso tutte le Borse europee, con lo Stoxx di settore in calo di quasi il 6% e picchi di tensione in Francia, dove Société Générale cede l’8,64% e BNP Paribas oltre il 5,21 per cento. I mercati del Vecchio continente, orfani di Wall Street, oggi chiusa per il Labour Day, che Obama celebra in quel di Detroit, sembrano incapaci di contrapporre un argine alle vendite. Il Dax è l’indice peggiore, con una flessione del 5,28% a 5.217 punti, male anche il Cac che arretra del 4,73% a 2.991 punti.

IL BTP RENDE IL 5,54%, IL BUND MENO DEL 2
E TREMONTI INCONTRA BOSSI E CALDEROLI

Ma la discesa dei listini azionari non è il problema più urgente in una situazione ad alto rischio sul fronte dei mercati del debito. Il rendimento del Bund tedesco precipita sotto la soglia del 2% a quota 1,90% sulla spinta di comporatori a caccia di rifugi sicuri dalla recessione. Intanto il franco svizzero, scivolato a 1,1109, si avvicina alla parità con l’euro, eventualità prevista da un prodotto sintetico suggerito ai clienti Vip a metà agosto da Alan Brazil, strategist di Goldman Sachs. Il calo del Bund è una delle ragioni che spingono a livelli stratosferici lo spread tra il decennale tedesco e il Btp, schizzato ad un rendimento del 5,44 %. La forbice ha toccato così prima quota 354 bp, trenta punti in più dell’analogo titolo spagnolo, per poi compiere un altro balzo verso il record di 368 Bp. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha anticipato il suo rientro a Roma per partecipare a una riunione con i tecnici del Tesoro. In precedenza Tremonti aveva incontrato a Milano nella sede della Lega Umberto Bossi e Roberto Calderoli

LA BCE HA COMPRATO ALTRI 13,3 MILIARDI DI BTP
DRAGHI E TRICHET: “NON DATELI PER SCONTATI”

Nella settimana che si è chiusa venerdì scorso la Banca centrale europea ha reso noto di aver acquistato titoli di Stato dei Paesi dell’Eurozona per 13,305 miliardi di euro, un valore più che doppio rispetto ai 6,651 miliardi di una settimana prima. La Bce fornirà aggiornamenti sul piano di acquisto di titoli sul mercato secondario (Smp) avviato a metà agosto nella prossima riunione del suo comitato esecutivo, giovedì 8 settembre. Questa mattina il governatore di Bankitalia e prossimo presidente della Bce ha avvertito gli Stati di non dare per scontati gli acquisti dell’Eurotower. Prima ci sarà il responso della Corte Costituzionale tedesca sulla legittimità degli acquisti operati dalla banca centrale dei titoli dei Paesi in diffcoltà operati dalla banca centrale sul mercato secondario. Altra questione spinosa: il debito greco. Al proposito si registra un vero e proprio ultimatum da parte di Hemann Grohe, segretario di Angela Merkel: “Solidarietà responsabilità – ha dichiarato al Financial Times des Deutschland – devono andare a braccetto. La Grecia deve realizzare grandi economie e mettere in cantiere le privatizzazioni se vuole avere gli aiuti”.

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