Condividi

Lo spread cala, banche e Borse festeggiano: anche Fiat dà una mano a Piazza Affari +2,7%

Lo spread scende a quota 384 pb e tonifica banche e Borse: Milano guadagna il 2,7% – Eccellente anche la performance di Fiat (+5%), che corre sulle ali dei risultati di grande rilievo di Chrysler e delle stime 2012 di tutto il gruppo – Contrastate le utility: quasi in parità Enel, penalizzata dalla decisione di non pagare nel 2012 l’acconto sul dividendo

Lo spread cala, banche e Borse festeggiano: anche Fiat dà una mano a Piazza Affari +2,7%

La giornata dei record si riassume in questi numeri. La Borsa di Milano chiude in netto rialzo: indice Ftse/Mib +2,71% a quota 16.256. Il rendimento del Btp a 10 anni scende in picchiata al 5,67%, un calo di 24 punti base che riporta lo spread con il Bund a 385 punti base. Variazioni meno brillanti per Londra +1,76%, Parigi +1,84%, Francoforte +2,35%, Zurigo +1,58% e Madrid +2,32%.

L’euro si rafforza nei confronti del dollaro a 1,316 da 1,308 della chiusura.

Galoppano le banche, per effetto della discesa dello spread Italia-Germania e delle risorse messe a disposizione in quantità illimitata dalla Banca centrale europea. Banco Popolare, sfuggita alle richieste dell’Eba sull’aumento di capitale, segna +10,93%, Banca Popolare di Milano +9,44%, Monte Paschi +10,24%. Rimbalzano anche Mediobanca +7%, Ubi Banca +7,35%. Anche le due ammiraglie avanzano sicure: Unicredit +4,6%, Intesa Sanpaolo +5,55%.

Tra le società finanziarie si mettono in luce Mediolanum +1,34% e Azimut +4,23%. Fondiaria Sai vola in rialzo dell’11%, Unipol guadagna il 3%, Generali solo l’1,9%.

Sono in rally anche i titoli dei costruttori auto (Indice Eurostoxx +3,6%).

Nel giorno della doppia presentazione dei dati del quarto trimestre, Fiat è in rialzo del 5,02% e Fiat Industrial del 3,47%. Nel segmento dei titoli delle società dell’industria si mette in evidenza Stm +5,31%.

Contrastate le utility. Enel -0,06% è stata azzoppata dalla decisione della società di non pagare nel 2012 l’acconto sul dividendo, una decisione che potrebbe precedere il taglio della cedola. Variazione negativa anche per Terna -0,36% mentre salgono Atlantia +2,86% e Snam Rete Gas +2,79%.

Positiva anche Wall Street: l’indice Dow Jones sale dello 0,8%, l’S&P500 dello 0,7% ed il Nasdaq dello 0,55%. A spingere il rialzo alcuni dati macro: l’indice Ism dell’industria manifatturiera è salito in gennaio a 51,1 da 53,9, gli economisti si aspettavano 54,5. Meglio del previsto l’andamento della spesa per l’edilizia, salita in dicembre dell’1,5% contro un’attesa di un incremento dello 0,5%. Nel settore privato sono stati creati in gennaio 170mila nuovi posti di lavoro, in dicembre ne erano stati creati 292mila: gli economisti si aspettavano 182 mila.

Commenta