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Lista Monti, il premier vuole chiudere già oggi. E vuole l’ultima parola sui candidati

Secondo alcune fonti, Mario Monti avrebbe posto la condizione di poter dire l’ultima parola su ciascun nome e starebbe spingendo per una lista unica non solo al Senato ma anche alla Camera.

Lista Monti, il premier vuole chiudere già oggi. E vuole l’ultima parola sui candidati

La parola d’ordine é farlo, ma soprattutto farlo in fretta. Stringere i tempi, insomma, per definire forma e composizione della lista, o federazione di liste, che sosterranno il premier dimissionario Mario Monti alle prossime elezioni. A chiederlo, stando a quanto riferiscono fonti parlamentari, è lo stesso presidente del Consiglio che già oggi, con il vertice dei centristi convocato alle 13, vorrebbe chiudere l’accordo e cominciare a lavorare sulla composizione delle liste.

Di questo si dovrebbe parlare anche domani, in occasione di una riunione delle forze in campo per sostenere Monti. Riunione a cui potrebbe partecipare il presidente del Consiglio. Se ciò non accadesse, il professore sarebbe ben rappresentato dai ministri Corrado Passera e Andrea Riccardi. Le stesse fonti riferiscono che Mario Monti avrebbe posto la condizione di poter dire l’ultima parola su ciascun nome, con l’obiettivo di garantire un quantum di discontinuità e la massima ‘pulizia’.

Una condizione che, malgrado qualche tentennamento iniziale, sarebbe stata accolta dagli interlocutori politici. E nella giornata in cui Piero Grasso chiede l’aspettativa per ragioni elettorali al Csm, filtra che anche che Stefano Dambruoso, magistrato e responsabile giustizia di Italia Futura, sarà con ogni probabilità della partita. Dal Pdl intanto trapela una certa preoccupazione per quanto sta avvenendo al centro. Messi da parte i toni diplomatici, lo stato maggiore del partito ha preso posizione nei confronti della scelta di Monti di ‘salire’ in politica. Per Angelino Alfano ne deriverebbe un “centrino” pensato a uso e consumo del Pd: perchè Bersani potrebbe vincere bene alla Camera, ma non al Senato. Qui l’appoggio di una forza che gode, in virtù della titolarità del ‘brand Monti’, del 20 per cento dei consensi, stando a un sondaggio che circola tra i centristi, tornerebbe utile ad un eventuale governo guidato da Pierluigi Bersani.

Per fare questo, però, sarebbe appunto auspicabile presentare una lista unica, non solo al Senato ma anche alla Camera. E Monti sarebbe proprio di questa idea, per dare maggior peso elettorale alla nuova formazione di centro, ma anche per dare un segnale di “coerenza e serietà”.

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