Condividi

L’Europa mette un freno al trading ad alta frequenza

Verranno votate dal Parlamento europeo venerdì le modifiche alle direttive che regolano il trading ad alta frequenza – Solo gli ordini che rimarranno nel sistema per almeno 500 millisecondi saranno considerati validi – L’Hft pesa per il 70% degli scambi negli Stati Uniti.

L’Europa mette un freno al trading ad alta frequenza

L’Europa pone un freno al trading ad alta frequenza. A questo scopo, al termine di una lunga battaglia combattuta a colpi emendamenti, socialdemocratici e popolari sarebbero giunti ad un accordo sulle misure da adottare per la modifica delle direttive Mifid e Mifir che verranno presentate venerdì al Parlamento europeo.

La proposta, per quanto riguarda l’Hft, è quella di ritenere validi solamente gli ordini che, una volta inseriti nel sistema, vi rimangano per almeno 500 millisecondi, una misura che scongiurerebbe casi come quello, avvenuto di recente, di un anonimo trader che, sfruttando un algoritmo sconosciuto, ha immesso, e poi immediatamente cancellato, ordini su 500 titoli ogni 25 millisecondi, muovendo il 4% di Wall Street senza portare a termine alcuna transazione.

Un’operazione di pura e semplice speculazione, che ha reso ancora più evidente e urgente la necessità, per l’Unione europea, di limitare l’Hft, che ormai pesa per il 70% degli scambi negli Stati Uniti, percentuale che scende al 15% in Italia.

Verrà regolamentato, poi, anche l’uso degli algoritmi, che saraà permesso solo in caso di sottoscrizione, da parte di banche e intermediari, di un accordo preventivo con l’operatore che gestisce il mercato, per evitare che gli algoritmi vengano usati in maniera impropria.

Commenta