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Leonardo investe nel primo drone a energia solare

Il gruppo italiano guidato da Alessandro Profumo investe in Skydweller Aero Inc., una startup specializzata nello sviluppo di una nuova generazione di velivoli senza pilota.

Leonardo investe nel primo drone a energia solare

Leonardo, nell’ambito della sua strategia di crescita nell’innovazione tecnologica del volo autonomo, investe in Skydweller Aero Inc., una startup statunitense/spagnola specializzata in velivoli a pilotaggio remoto a energia solare. L’iniziativa porterà allo sviluppo e all’impiego del drone Skydweller, il primo velivolo pilotato a distanza a energia solare al mondo in grado di trasportare grandi carichi utili con capacità di persistenza in volo illimitata.

“In qualità di investitore e partner tecnologico chiave del progetto, Leonardo potrà espandere le sue capacità nei sistemi a volo autonomo di ultima generazione – caratterizzati da aerostrutture innovative, materiali ultraleggeri e tecnologie eco-compatibili – migliorando il vantaggio competitivo dell’azienda nel settore aerospaziale per i prossimi 20 anni”, ha commentato Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo.

Rispetto ai sistemi esistenti, Skydweller combina caratteristiche uniche di persistenza e raggio d’azione con la flessibilità tipica di un velivolo. Potrà operare da basi aeree dislocate in tutto il mondo coprendo distanze illimitate in aree caratterizzate da qualsiasi condizione ambientale. Questa piattaforma innovativa verrà impiegata per scopi che vanno dalla sorveglianza terrestre e marittima al monitoraggio ambientale e delle infrastrutture, dai servizi di geo-informazione alle telecomunicazioni e alla navigazione di precisione.

Il sistema può essere rapidamente dispiegato per fornire comunicazioni a supporto degli operatori in situazioni di emergenza e calamità. Il progetto Skydweller si basa su un aereo collaudato e maturo che ha circumnavigato con successo il globo nel 2016. La prima fase di sviluppo si concentrerà sulla conversione dell’aeromobile da una piattaforma a pilotaggio convenzionale in un veicolo a pilotaggio opzionale (OPV – Optionally-Piloted Vehicle), integrando algoritmi e sistemi di autonomia e gestione avanzati.

La seconda fase del progetto culminerà invece nel primo velivolo di produzione concepito esclusivamente per operazioni senza pilota in condizioni ambientali estreme. I primi voli dell’OPV sono previsti per il 2020 mentre il primo esemplare di produzione senza pilota è previsto per il 2021.

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