Condividi

LE PAGELLE DEL QUIRINALE – Dieci con lode a Napolitano, 8 a Berlusconi, 4 a Bersani e Grillo

LE PAGELLE DEL QUIRINALE – Pieni voti al Capo dello Stato che, accettando la ricandidatura, salva ancora una volta il Paese – Ottima performance di Berlusconi che centra l’obiettivo di avere un Presidente condiviso – Pessima prova di Bersani: la conferma di Napolitano non lo assolve – Delude Grillo che spreca la carta Prodi e grida comicamente al golpe

LE PAGELLE DEL QUIRINALE – Dieci con lode a Napolitano, 8 a Berlusconi, 4 a Bersani e Grillo

Con la sua disponibilità in extremis a ricandidarsi al Quirinale Giorgio Napolitano (88 anni anni fra due mesi) salva ancora una volta il Paese e merita 10 con lode. Ma a pieni voti supera il test Qurinale anche Silvio Berlusconi. mentre una schiacciante bocciatura accompagna Pierluigi Bersani e Beppe Grillo. Ecco le pagelle.

NAPOLITANO: voto 10 con lode – Il Presidente della Repubblica salva ancora una volta il Paese togliendolo dalle secche di una paurosa impasse politica e istituzionale. Senza di lui la politica avrebbe avuto enormi difficoltà a trovare un Presidente condiviso e grazie a lui si affermerà la logica delle larghe intese anche per il futuro governo, nella consapevolezza che sia l’unica matematicamente possibile. Con la sua storica rielezione, ancora una volta Napolitano surclassa il suo partito, il Pd.

BERLUSCONI: voto 8 – E’ stato il più lucido tra i protagonisti della battaglia per il Quirinale. Sapendo di essere minoranza voleva uscire dall’angolo offrendo i suoi voti per eleggere un Presidente condiviso che aprisse la strada a un governo di larghe intese. Ha centrato l’obiettivo mettendo a nudo le divisioni clamorose del Pd.

BERSANI: voto 4 – La rielezione di Napolitano non lo riabilita, anzi ne certifica l’impotenza. Bersani ha sbagliato tutto, sia prima che dopo le elezioni, sia nella battaglia per il governo che in quella per il Quirinale. E’ giusto che esca al più presto di scena perchè le responsabilità del disastro Pd anche nella battaglia per il Quirinale sono principalmente sue: imperdonabile aver bruciato sia Marini che Prodi, aver osteggiato Renzi e aver negato a D’Alema il voto a scrutinio segreto sulla canidatura Prodi. E poi si meraviglia dei franchi tiratori….

GRILLO: voto 4 – Deludente la prima volta di Beppe Grillo nella battaglia per il Quirinale. Un conto è fare il capopopolo e un altro è fare politica. Aveva in mano il jolly Prodi che, se giocato fin dall’inizio, avrebbe seriamente imbarazzato il Pd e avrebbe avuto la reale possibilità di imporsi. Ha preferito intestardirsi su un radical chic come Stefano Rodotà che non ha saputo andare oltre i voti di MS5 e Sel. ieri poi ha fatto peggio gridando al golpe per la rielezione di Napolitano: fuori di testa.

Commenta