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Le Borse salgono sull’elicottero di Ben Bernanke dopo che la Fed promette aiuti all’economia Usa

Il discorso del presidente della Fed Ben Bernanke che promette aiuti all’economia americana fa sognare i mercati che da Wall Street all’Asia festeggiano aprendo la strada all’Europa – Anche il sostegno di Merkel al fondo salva-Stati dà ossigeno alle Borse – A Piazza Affari inizio di giornata in rialzo.

Le Borse salgono sull’elicottero di Ben Bernanke dopo che la Fed promette aiuti all’economia Usa

LE BORSE SALGONO SULL’ELICOTTERO DI BERNANKE. AUMENTI RECORD ANCHE IN ASIA. ATTESA PER L’EUROPA  

Scende in campo “Elicottero Ben Bernanke” e i mercati ripartono alla grande. A Wall Street l’indice S&P500 sale del 1,4%, ai massimi dal maggio 2008, seguito dal Dow Jones +1,2%. Il Nasdaq guadagna l’1,1% e torna sui nuovi massimi da ottobre 2000.

Il trend ha preso velocità stamane in Asia. L’indice Nikkei 225 giapponese avanza dell’1,54%, seguita da Hong Kong +1,37% mentre i futures sui listini americani segnalano nuovi possibili rialzi. A questo punto, tutto lascia intendere che la partenza dei listni europei sia all’insegna del Toro che aveva preso quota già ieri, dopo le parole di Bernanke: a Milano l’indice FtseMib è salito dello 0,8%, Londra ha guadagnato lo 0,8%, Parigi +0,7%, Francoforte +1,2%.

Ma che ha detto di così dirompente il presidente della Fed? In un discorso pronunciato ieri ad Arlington davanti agli industriali della Virginia, il presidente della banca centrale americana, Ben Bernanke, ha sottolineato dell’economia Usa è oggi incapace di innescare un duraturo recupero dell’occupazione. La Fed, ha spiegato, sta cercando di capire l’apparente contraddizione tra un mercato del lavoro in fibrillazione e la debolezza dei fondamentali dell’economia Usa. L’unica soluzione dell’enigma, secondo il presidente, è che la ripresa attuale dell’occupazione poggia su basi fragili, mentre l’economia Usa ha bisogno di crescere più rapidamente se vuole produrre posti di lavoro. Ma per questo la locomotiva Usa ha bisogno di aiuti.

Queste parole sono state interpretate come una nuova apertura verso la possibilità di interventi straordinari di politica monetaria, sulla falsariga due passati programmi di acquisto di bond, chiamati Quantitative Easing (QE1 e QE2). In ogni caso Bernanke ha troncato di netto le voci di questi giorni che, al contrario, parlavano di aumenti dei tassi già afine 2012.

La seconda spinta al rialzo arriva nientemeno che dalla Germania: Angela Merkel si è detta disponibile ad accettare che i 200 miliardi di fondi su cui ha già preso impegni il fondo di salvataggio Efsf vadano a sommarsi ai 500 miliardi di euro del suo successore permanente, l’Esm.

L’impegno tedesco per un “firewall” anti-crisi più potente ha rimesso in moto i titoli di Stato periferici e in particolare il Btp decennale, che ha visto il rendimento scendere al 5,00% e lo spread con il Bund ridursi a 305 punti con un calo di 10 bp.

In questa cornice positiva spiccano, in Europa, i rialzi  dei titoli dell’auto (Stoxx del settore +1,6%) e dei petroliferi (+1,5%). Anche in Piazza Affari i petroliferi sono stati molto positivi: Eni è salita dell’1,6%. Saipem +2,6%, Tenaris +1,4%. A sostenere il cane a sei zampe è stato l’annuncio dei ritrovamenti di gas al largo delle coste del Mozambico, Paese in cui l’Eni ormai conta riserve per 1,333 miliardi di metri cubi, più che nel Regno Unito. Intanto Saipem ha annunciato nuovi ordini per 300 milioni.

Il settore auto ha visto Fiat e Fiat Industrial in rialzo dell’1,3%, Pirelli +1,2%.  A Francoforte Daimler e Bmw hanno guadagnato rispettivamente il 2,7% e l’1,4%. Il Lingotto ha annunciato il prossimo decollo della produzione in Cina della Fiat Viaggio. La vettura, sviluppata sulla piattaforma della Dodge Dart con un design italiano, sarà costruita a Guangzhou. Obiettivo: 350 mila pezzi. Intanto Sergio Marchionne ha incassato un altro successo mediatico oltre Oceano. Il ceo di Chrysler è stato sulla Cbs il protagonista unico della puntata di 60 Minutes, uno dei programmi cult della tv Usa.

Positivi anche gli altri titoli industriali: Ansaldo +1,9%, Prysmian +1,2%. Fa eccezione Finmeccanica -1,5%: pesa l’attesa del cda sul bilancio 2011, da cui si attende una drastica azione di pulizia. Giornata altalenante per le banche italiane: a fine seduta, risultano in calo Intesa -1,1%, Ubi -1% e PopMilano -0,4%, leggermente positivi gli altri titoli del settore. In evidenza Banca Mps: è in vista la cessione della quota in Biverbanca. 

Fra i finanziari spicca il rialzo di Azimut +4,7%. Impregilo è salita del 2,3% dopo la diffusione dei risultati 2011: Piazza Affari sente aria di battaglia tra Gavio e Salini. Positive anche Luxottica +2,9% e Diasorin +2,1%. Telecom Italia ha chiuso in rialzo dell’1,8% nonostante la controllata Telecom Argentina non distribuirà il dividendo. Continua tra carte bollate ed appelli alle authority il duello sulla sorte di Fonsai. Ieri sera Sator e Palladio Finanziaria hanno fatto sapere di aver chiesto “chiarimenti definitivi” a Fondiaria Sai sull’indipendenza dell’aumento di capitale per il gruppo assicurativo rispetto al progetto di integrazione con Unipol e al piano industriale stand alone della compagnia. Il tutto con una lettera al presidente del cda di Fonsai e al presidente del collegio sindacale, inviata per conoscenza a Isvap e Consob. La stessa Isvap, intanto, ha sollecitato Premafin perché il cda del 30 marzo convochi “celermente” l’assemblea per l’aumento Fonsai.

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