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Le Borse frenano in vista di un weekend ad alta tensione: Enel elettrica a Milano, auto in ribasso

Rallenta in Europa la corsa del petrolio e del gas naturale. listini guardano al contatto telefonico tra Biden e Xi. A Milano corre Inwit. Open Fiber cita in giudizio la “promessa” Telecom

Le Borse frenano in vista di un weekend ad alta tensione: Enel elettrica a Milano, auto in ribasso

Avanzano contrastate le Borse europee sostenute dai livelli raggiunti dal petrolio ma logorati dalle notizie in arrivo dal fronte ucraino. L’attenzione è concentrata sul colloquio telefonico tra Biden e Xi previsto per le 14. 

Le Borse a metà giornata

Milano, dopo una mattinata incerta, scende dello 0,6%, sotto quota 24mila. Fanno peggio sia l’Eurostoxx che la Borsa di Francoforte, entrambi sotto di un punto percentuale. Deboli anche i future di Wall Street ad un’ora dall’apertura. 

Goldman Sachs invita alla prudenza perché i prezzi “sottostimano i rischi dell’Ucraina”. Anche il rischio di un possibile default non è stato superato: Mosca ha versato, tramite JP Morgan, i 117 milioni di dollari previsti dalla rata del prestito, la banca li ha girati a Citi, l’istituto agente, ma per ora i creditori non hanno ricevuto l’accredito. E così, per difficoltà legate alle sanzioni, stamane S&P Global Ratings ha tagliato il rating Russia di due livelli, a CC, un solo gradino sopra il default ufficiale, spiegando che il debito è “altamente vulnerabile a un mancato pagamento”. 

I migliori e i peggiori a Piazza Affari

In Piazza Affari intanto domina il dossier energia. Alle 14 inizierà il Capital Marker Day di Eni -1,43% che ieri ha annunciato i conti a fine 2021, in calo nel quarto trimestre per far fronte ai risultati di Saipem -2,8%. 

Nel frattempo brilla la stella di Enel +1,5%: nel 2021 il gruppo ha registrato un risultato netto ordinario del gruppo pari a 5,593 miliardi di euro, in aumento del 7,6% sul 2020, con investimenti saliti del 27,5% a 13 miliardi. Enel proporrà all’assemblea (convocata il 19 maggio) un dividendo complessivo per l’intero esercizio 2021 di 0,38 euro per azione, di cui 0,19 euro già versati a titolo di acconto nel gennaio scorso. La remunerazione degli azionisti sale così del 6,1% rispetto al 2020, con un monte dividendi di 3,8 miliardi di euro. Parlando in conference call con gli analisti, Francesco Starace ha spiegato che la politica di dividendi è sostenibile anche in questo momento di turbolenza e che la società sta valutando la possibilità di ridurre la sua esposizione alla Russia.

In forte ribasso Tim – 2,6%, insidiata in sede di giudizio dalla potenziale promessa sposa Open Fiber.  La società dovrà affrontare una pretesa risarcitoria per 2,6 miliardi di euro nella causa relativa al presunto abuso della sua posizione dominante nel mercato della banda larga dopo la citazione da parte proprio di Open Fiber. Barclays abbassa il target price a 0,23 euro. Sullo sfondo rimane il dossier Kkr.

A Parigi il colosso dell’energia nucleare Edf (-1,10%) sta accelerando l’uscita dalla Borsa per rientrare nella sfera delle proprietà pubbliche. La società ha infatti annunciato un aumento di capitale da più di 3,1 miliardi di euro nell’ambito di un piano volto a rafforzare la struttura finanziaria della società. L’azienda energetica francese sta facendo i conti con una serie di problemi nell’attività dei reattori nucleari e con i tetti ai prezzi dell’energia imposti dal governo che ha già fatto sapere che parteciperà all’operazione.

Nel resto del listino da segnalare Inwit (+2,2%), miglior titolo del listino. Reuters riporta dell’interesse di diversi fondi infrastrutturali (tra cui Brookfields e GIP) per Vantage Towers che nelle scorse settimane avrebbero inviato a Vodafone (81% di Vantage) offerte spontanee con valutazioni di circa 15 mld (in linea con attuale valutazione).

Sale anche di mezzo punti Atlantia dopo il via della Corte dei Conti all’accordo per la cessione di Aspi alla cdp.

In fondo al listino Iveco e Stellantis con ribassi superiori al 3%. 

L’indice Stoxx europeo delle aziende Automotive è il peggiore di oggi con una perdita del 2%. Le vendite causate dallo scoppio del conflitto in Ucraina hanno portato la performance dello Stoxx Automotive in rosso del -16% da inizio 2022, contro -7,80% registrato dall’indice Stoxx Globale. Aveva terminato il 2021 con un brillante +16%, terzo anno positivo di seguito. 

Il produttore di chip giapponese Renesas e il produttore di componenti Murata hanno entrambi sospeso alcune attività giovedì (17 marzo) dopo che un terremoto ha scosso il nord-est del paese.

Tra le variabili macro:

  • Il petrolio Brent sale dello 0,7%. Il +8% di ieri è una delle variazioni giornaliere più ampie dell’ultimo anno e mezzo. 
  • Gas naturale +1%.
  • Oro a -0,5% a 1.932 dollari. 
  • Bitcoin a 40.500 dollari, poco mosso. 
  • Euro dollaro in calo a 1,104.  

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