Più di 30 produttori associati al Consorzio dell’Alta Langa presenteranno a Roma lunedì 16 giugno una selezione delle loro cuvée di metodo classico attualmente in commercio, in tutto oltre 70 etichette suddivise tra bianchi, rosati e riserve, nella tipologia brut e pas dosé. L’evento nello Spazio Field di Palazzo Brancaccio mette in calendario anche masterclass condotte da Marco Reitano, sommelier del ristorante La Pergola *** (Rome Cavalieri – The Waldorf Astoria).
Le aziende partecipanti: Agricola TT, Banfi, Bera, Bosca, Bricco Maiolica, Cavallero, Cantina Clavesana, Cascina Bretta Rossa, Colombo, Contratto, Coppo, Cuvage, Deltetto, Enrico Serafino, Ettore Germano, Ferraris Agricola, Fontanafredda, Gancia, Ghione, Giulio Cocchi, La Torre di Castel Rocchero, Marcalberto, Marco Capra, Mauro Sebaste, Piazzo Comm. Armando, Podere Gagliassi, Rapalino F.lli, San Biagio, Tenuta Carretta, Tenuta Langasco, Tenuta Rocca, Terre del Barolo, Tosti1820, Vite Colte.
L’Alta Langa Docg raccoglie l’eredità del primo metodo classico d’Italia, nato proprio in Piemonte alla metà del 1800
L’Alta Langa Docg raccoglie l’eredità e prosegue la tradizione del primo metodo classico d’Italia, nato proprio in Piemonte alla metà del 1800. La denominazione ha ottenuto la Doc nel 2002 e il massimo riconoscimento qualitativo della Docg nel 2011, e oggi ha una produzione di oltre tre milioni di bottiglie. L’Alta Langa Docg è prodotto con uve Pinot nero chardonnay tra il 90 e il 100%, vinificate in purezza o insieme in percentuale variabile; il blend può essere integrato con un 10% di uve da vitigni autorizzati alla coltivazione all’interno dell’area di origine, di colore bianco o nero ma non aromatiche. Le tipologie sono bianco o rosé, nelle versioni brut o pas dosé e si avvale di un lungo tempo di affinamento sui lieviti, come prevede il disciplinare: almeno 30 mesi. Caratteristica distintiva dell’Alta Langa è quella di essere uno spumante esclusivamente millesimato, cioè frutto di un’unica vendemmia: ogni bottiglia riporta sempre in etichetta l’anno della raccolta delle uve, legandosi indissolubilmente alle particolari caratteristiche di quella specifica vendemmia, effettuata rigorosamente in modalità manuale e con le uve riposte in piccoli contenitori. Viene prodotto in un territorio alto collinare (oltre i 250metri slm) che abbraccia le province di Asti, Cuneo e Alessandria: una terra che dall’Appennino vede le cime innevate delle Alpi e respira il profumo del mare. Una terra che raccoglie l’eredità tramandata dagli avi e mantenuta intatta per molto tempo senza subire trasformazioni radicali. Un territorio prezioso, da sostenere e da scoprire, con una grande biodiversità. Terra letteraria, terra straordinaria ricca di racconti di resistenza – bellica e culturale -, che ha fatto fronte al cambiamento dei tempi senza perdere memoria e identità.
Uno spumante esclusivamente millesimato, frutto di un’unica vendemmia: ogni bottiglia riporta in etichetta l’anno della raccolta delle uve
Nei giorni precedenti l’evento, dieci rinomati locali romani saranno protagonisti di un servizio fotografico che porterà l’allure dell’Alta Langa DOCG nella Città Eterna. L’Alta Langa DOCG incontrerà la ristorazione romana per raccontare tante storie di passione e maestria, dalla sala al cuore delle cucine, in un viaggio fotografico che celebra i sapori e alcuni dei protagonisti della scena gastronomica romana. Gli scatti verranno pubblicati sui canali social del Consorzio per raccontare, attraverso il volto dell’alta ristorazione romana, lo spirito contemporaneo delle Alte Bollicine Piemontesi. I locali coinvolti: Mirabelle, Follie del Villa Agrippina a Gran Meliá Hotel, L’Arcangelo, Armando al Pantheon, Sushisen, Romané di Stefano Callegari, Baccano, Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Rome Hotel, Ai Piani, Osteria Chiari.
Durante la giornata farà il suo esordio ufficiale un nuovo progetto del Consorzio Alta Langa, ideato per raccontare in modo innovativo il territorio d’origine. L’installazione riprende fedelmente le curve di livello dell’areale dell’Alta Langa DOCG attraverso una composizione di sottili strati in legno sovrapposti e verniciati nella distintiva tonalità giallo-oro. Caratterizzato da un design moderno e riconoscibile, il plastico è pensato per diventare elemento iconico degli eventi del Consorzio, offrendo informazioni geografiche e narrative sulle straordinarie caratteristiche del territorio di origine. Un mare di colline che portala memoria di un antico bacino marino e che oggi accoglie i vigneti per la produzione del metodo classico piemontese per eccellenza.
Nel corso dell’evento si potrà degustare un cocktail speciale ideato per l’occasione da Giacomo Colamarino, bar manager di Ai Piani Sottobanco: si chiama Alta Langa Passion e unisce all’Alta Langa DOCG lo sciroppo passion fruit, il succo di lime, la vodka, oltre a una guarnitura di lime. “Alta Langa DOCG si rivela un’eccellenza italiana capace di sorprendere anche nella miscelazione: con il suo carattere elegante e la sua struttura, è stata l’ispirazione perfetta per creare un cocktail esclusivo, pensato per celebrare l’incontro tra il Piemonte e Roma” commenta Colamarino.