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Lavoro: ad agosto in palio 250 mila contratti

L’offerta occupazionale che le aziende italiane intendono attivare ad agosto è superiore dell’8% rispetto a un anno fa e non riguarda solo i lavori stagionali: si tratta secondo il bollettino mensile Excelsior di contratti superiori al mese con una forte crescita nel settore industriale – Un terzo di questa offerta però farà fatica a reperire candidati.

Lavoro: ad agosto in palio 250 mila contratti

Dei 250mila contratti di lavoro che le imprese dell’industria e dei servizi intendono stipulare nel mese di agosto, in aumento tendenziale del 7,9%, il 30% comporterà difficoltà di reperimento. Sono alcune delle informazioni contenute nel Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, sulla base dei contratti di lavoro di durata superiore al mese che le imprese prevedono di attivare ad agosto. 

Le entrate programmate nel mese in corso mettono in luce variazioni in aumento sia nel settore industriale (+10,7%) le entrate rispetto ad agosto 2018), sia nei servizi (+6,8%). Anche le previsioni per l’intero trimestre agosto-ottobre presentano uno scenario positivo, con una crescita rispetto all’analogo periodo del 2018 di 52,6mila attivazioni, quale risultante di circa 39,6mila contratti da attivare nel terziario e 13mila nell’industria.  

Nel settore industriale a trainare la domanda di lavoro sono i comparti della metallurgia e nella meccatronica con aumenti previsti superiori ai 2.000 contratti rispetto al mese di agosto del 2018; nel terziario, invece, oltre ai servizi alla persona (4.140 contratti in più), sono previsti significativi aumenti (superiori alle 2.000 entrate rispetto ai dodici mesi precedenti) nel comparto turistico (+2.320) nei servizi di trasporto e logistica (+2.470) e nei servizi avanzati di supporto alle imprese (+2.060). 

Altro elemento positivo da segnalare è l’elevata incidenza di giovani ricercati dalle aziende: su 250mila contratti da attivare in agosto, infatti, circa un terzo è rivolto agli under 30, ricercati principalmente nel settore terziario ed in particolare nella filiera turistica (42% delle entrate previste). 

Cresce ancora, però, la quota di figure di difficile reperimento che si attesta al 30% del totale delle entrate a fronte del 24% fatto segnare ad agosto del 2018. Il Borsino delle Professioni mostra che le aziende hanno particolari difficoltà nel mese di agosto a reperire figure tecnico informatiche (oltre il 50% dei contratti possiede tale caratteristica), artigiani e operai della filiera alimentare (51% di figure di difficile reperimento) ed operatori del settore wellness (52%). 

In tutte le aree del paese dovrebbero crescere i contratti da attivare rispetto al mese di agosto 2018. In particolare nel Nord-Ovest le entrate programmate risulterebbero circa 75mila, con un aumento in chiave tendenziale di oltre 10mila entrate. Rilevante è anche l’incremento previsto nel Mezzogiorno che, con 69,2mila contratti, crescerebbe di circa 5.000 entrate. Più contenuti, infine, gli incrementi che si prevede vengano registrati nel Centro (+2.200 attivazioni) e nel Nord-Est (+900 circa). 

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