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L’auto cresce, Cnh e Ferrari trainano Piazza Affari. Vola il bond greco

Dopo una partenza vivace, rallentano i listini europei e Piazza Affari risente della frenata delle banche – Attesa per il Consiglio dei ministri che dovrebbe sospendere il pagamento del bond Veneto Banca in scadenza il 21 giugno – I dati migliori delle attese sulle vendite auto non spingono Fca – Petrolio in progresso, lieve rialzo per i Btp ma spread a 166 pb.

L’auto cresce, Cnh e Ferrari trainano Piazza Affari. Vola il bond greco

Rallentano le Borse europee dopo un avvio vivace. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib avanza comunque dello 0,3%, poco sotto quota 21 mila punti. Parigi è in rialzo dello 0,7%, frena Francoforte (+0,3%) al pari di Madrid. Londra guadagna lo 0,7%.

Eurostat stamane ha pubblicato i dati relativi all’inflazione nell’Eurozona, confermando la frenata dei prezzi. A maggio, infatti, la crescita media dei prezzi al consumo ha mostrato un rallentamento all’1,4% su base annua dall’1,9% di aprile. Su base mensile l’inflazione è calata dello 0,1%, come da attese; i dati sono analoghi a quelli della stima preliminare.

Si fanno sentire sul mercato gli effetti dell’accordo sulla Grecia. Ieri sera i ministri delle finanze della Comunità europea hanno deliberato di concedere alla Grecia un prestito di 8,5 miliardi di euro, risorse che Atene userà per pagare altri prestiti in scadenza, erogati dalla Banca Centrale Europea. I ministri hanno aperto la porta ad un alleggerimento del debito della Grecia, da prendere in considerazione l’anno prossimo, al termine del programma di sostegno da 86 miliardi di euro oggi in vigore. La Bce non comprenderà i titoli di Stato greci nel programma di riacquisto del Quantitative Easing, ma si è detta disposta a farlo a determinate condizioni. L’obbligazione a due anni di Atene cala di 30 punti base, al 4,4%, minimo dal 2010. Scendono anche i rendimenti del decennale greco di 20 punti base, al 5,4%, minimo dal 2014. 

Lieve rialzo per il Btp, scambiato a un rendimento dell’1,97%, con spread a 166 punti base. Il decennale tedesco si è riportato a 0,3%. 

Petrolio in progresso rispetto alla chiusura di ieri: Brent a 47,34 dollari al barile (+0,9%). Poco mossa Eni (+0,07%). Stamattina JP Morgan ha limato il target price a 13 euro da 13,50 euro, confermando la raccomandazione Underweight.

Giornata positiva per la scuderia Exor. Spicca Cnh Industrial, in rialzo del 3,4% dopo la promozione di S&P, che ha alzato il giudizio a un livello “investment grade”. Fiat  Chrysler si sgonfia sulla parità nonostante i buoni dati sulle vendite di auto in Europa a maggio (+11,9%). “Il secondo trimestre è in linea con le attese. I target per il 2017 sono confermati”, ha detto stamane Sergio Marchionne. Alla domanda se le indagini in corso sulle emissioni diesel di Fca negli Usa possano avere un impatto sui conti, Marchionne ha risposto: “Per quanto ne so io, no”, e ha confermato anche gli obiettivi del piano industriale al 2018. Si mette in evidenza Ferrari con un guadagno del 2,7%.  

Il rallentamento di Piazza Affari è dovuto alle banche in frenata dopo un avvio forte: Unicredit -0,2%, Intesa -0,6%, Banco Bpm -0,4%. Bene Ubi (+0,8%).

“Confermo che stiamo lavorando duramente e proficuamente con le istituzioni europee. Sono fiducioso su una soluzione positiva che sarà raggiunta a breve”, ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, al termine dell’Ecofin in Lussemburgo. Oggi il consiglio dei ministri esaminerà un intervento d’urgenza per sospendere il pagamento del bond subordinato di Veneto Banca in scadenza il 21 giugno.

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