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La ricetta del Carciofo imbufalito di Ciccio Sultano, la sicilianità che spinge al rilancio della Via Veneto della Dolce Vita  

Esalta il principio della sostenibilità e del riciclo degli scarti la ricetta proposta dallo Chef due stelle Michelin sbarcato a Roma con Giano presso W hotel

La ricetta del Carciofo imbufalito di Ciccio Sultano, la sicilianità che spinge al rilancio della Via Veneto della Dolce Vita  

Operazione ritorno di fiamma in grande stile a Via Veneto. La via che Fellini scelse come icona della Dolce vita accendendo i fari dell’attenzione mondiale sui suoi ritrovi, i suoi bar, i suoi ristoranti e i suoi – in qualche caso scandalosi – locali notturni, si appresta a vivere una nuova giovinezza che preannuncia scintille. Ha aperto i giochi W la catena di hotel lifestyle di lusso americana di proprietà di Marriott International, approdata a Roma in Via Liguria, che incarna la passione di un nuovo pubblico che ama il design, la moda, la musica, la buona cucina e la socialità, ingredienti che con la loro carica di energia e dinamicità hanno incontrato i favori di un target giovanile in tutto il mondo. A ruota è venuto Flavio Briatore lanciando in questa via che era diventata una sonnolenta signora dalle troppe rughe, il Crazy Pizza, un locale trendy che ha subito suscitato le aspettative dei giovani in cerca di emozioni glamour. “Roma si rilancerà in questo modo – assicura l’imprenditore”. E a Roma arriverà anche Twiga che eredita il nome del celebre locale di Briatore tempio di sfrenato divertimento di Forte dei Marmi con una cucina fusion. Altra novità per l’estate sarà l’arrivo del Nobu Hotel and Restaurant, che ospiterà al suo interno anche l’unico ristorante targato Nobu nella Capitale.

E poi ci sono i lavori in corso all’Ambasciatori per la riconversione in InterContinental Hotels, il primo marchio internazionale di hotellerie di lusso al Mondo, con oltre 5.700 strutture in circa 100 Paesi e la conversione in albergo di lusso per l’ex sede della Banca Nazionale del Lavoro da parte del gruppo Rosewood Hotels & Resorts che nei caveau della ex banca ricaverà lussuose terme romane. E si parla ancora di pedonalizzare la strade per farne un nuovo salotto, e sede di grandi manifestazioni artistiche. Ha iniziato Erwin Wurm, artista austriaco di fama internazionale, con Via Veneto Contemporanea, a cura di Catherine Loewe, esposizione a cielo aperto di grandi figure in bronzo della serie “Sculture a metà” dipinte di rosa, nella tonalità delle gomme da masticare, si proseguirà Dante Mortet che realizza mega sculture partendo dai calchi delle mani dei grandi del cinema come Quentin Tarantino, il Maestro Ennio Morricone, Robert De Niro.

La cucina italiana gioca un ruolo fondamentale per rilanciare la Via Veneto di Fellini

Insomma, Via Veneto è un cratere in effervescenza di iniziative che ribollono e la cucina italiana che si è costruita un brand di sicuro successo internazionale gioca un ruolo fondamentale per il rilancio della Via della Dolce Vita di Fellini. W in linea con la sua filosofia di stravolgimento degli schemi consolidati ha puntato tutte le sue carte su Ciccio Sultano, Chef due stelle Michelin con il suo Duomo” a Ragusa Ibla, un irrefrenabile vulcano di energia e di idee che ha declinato la sua sicilianità in un linguaggio moderno gastronomico vincente. Parlando, con l’entusiasmo che gli è tipico, della sua nuova avventura romana lo chef preannuncia per “Giano”, questo il nome del ristorante W che si affaccia su Via Liguria, una filosofia gastronomica, “ispirata al concetto di cucina educata, somma di molte tradizioni siciliane, aristocratica, popolare, borghese e domestica. Una cucina contemporanea per un albergo, dedicato alla gioia di vivere, di stare bene, in un luogo avvolto nella musica”. In perfetta armonia con il mood Dabliu, seppur in versione deluxe, si punta al sodo: lo chef siciliano propone piatti robusti, grande stile, portate in condivisione, ricette di tradizione con un quid in più, insomma: un family style a tutto godimento con un’offerta a tutto tondo che parte dalla mattina finisce a notte fonda passando dal Lounge bar dell’ingresso punto di ritrovo per la movida della capitale con musica dal vivo, dj set e cocktail d’autore, al Giardino Clandestino, uno spazio mediterraneo per ritrovarsi e brindare, al Giano, per mangiare sotto le stelle delle estati romane all’Otto Rooftop Bar, con un imbattibile panorama su tutta la città di Roma, e alla vista del casino dell’Aurora che conserva l’unico dipinto murario di Caravaggio,
In questo turbinio di nuove esperienze e ricerca di nuovi campi di azione, di nuovo pubblico in linea con la filosofia che è tipica di W nel mondo, Ciccio Sultano si trova a suo agio, la tensione della scoperta è il suo campo di battaglia preferito, il concetto di internazionalizzazione nel rinnovo di una tradizione sempre e comunque fedele a se stessa, è il suo karma. Studio, passione, ricerca, contaminazione sono le chiavi della sua visione gastronomica che pesca nella storia secolare della Sicilia e delle influenze storiche e culturali che vi si sono succedute, ricomponendole con dinamismo contemporaneo, cogliendone ed esaltandone l’essenza senza cadere nel decorativismo.

La nuova cucina: anima internazionale, pensiero sostenibile, piedi ben saldi nella tradizione

Lo Chef racconta: «la Sicilia è la concentrazione di una cultura millenaria, di una diversità sia geologica che enogastronomica cresciuta nello splendore, nella contraddizione e nella sofferenza. Essa trasmette la sua storia nei piatti tanto che, quello che per molte culture è strano, per noi è quotidiano; come l’agrodolce o l’amaro, il dolce, il salato tutto insieme, una mescolanza di sapori, culture, momenti interessanti e di grande complessità» dove tutto è sempre in movimento tra la terra e il mare, tra i ricordi di casa e i viaggi, tra cultura alta e cultura di strada, tra un passato monumentale ed un presente da conquistarsi, tra sentire e ragionare, ma sempre usando un tocco delicato. «Non abbiamo paura del cambiamento – sottolinea Sultano – perché le nostre radici corrono profonde». E dunque quale arma più vincente, per accendere nuovi riflettori su Via Veneto, può essere quella di una nuova cucina che abbia un anima internazionale, una modernità di pensiero sostenibile, una raffinatezza con i piedi ben saldi nella terra e nella tradizione come propugna il grande chef stellato?
La ricetta del Carciofo imbufalito proposta per i lettori di Mondo Food da Sultano è un omaggio propedeutico all’avventura romana ideato ancor prima di prendere possesso delle cucine di Giano: Viene preparato con la mozzarella di bufala all’interno, utilizzando gli scarti del formaggio per il brodo. Una volta mondato per bene e cotto, il carciofo viene servito con questo brodo caldo. Si tratta di una ricetta sostenibile, in linea con il lavoro sull’uso degli scarti come le croste di formaggio che costituisce da tempo la retta via della sua cucina. “Un piatto che rappresenta appieno i nostri principi di cucina. Ovvero un’apparente semplicità che produce grandi risultati dietro la quale c’è tanta ricerca di contenuti.

Ciccio Sultano
Credits: Benedetto Tarantino

La ricetta del Carciofo imbufalito

Ingredienti per 4 Persone

  • 250g Croste di ragusano DOP
  • 250g Croste di parmigiano reggiano
  • 1500g acqua fredda
  • 4 carciofi spinati
  • 50g olio EVO
  • 4g sale maldon
  • 10g prezzemolo sfogliato
  • 2g timo limone
  • 1g menta
  • 80g mozzarella di bufala
  • 2g pepe nero

Elementi:

  • Brodo di ragusano DOP e parmigiano reggiano
  • Carciofo al carbone farcito con mozzarella di bufala

Per il brodo


In una pentola capiente unire le bucce di formaggio e l’acqua. Accendere a fiamma bassa e portare a leggero bollore, cuocere per un’ora e spegnere. Lasciare in infusione in frigorifero per 12 ore. Filtrare e far ridurre di 1/3. Aggiustare di sale.

Per i carciofi

Allargare le foglie esterne del carciofo e condirlo con un trito di prezzemolo, menta, timo limone, sale e pepe. Posizionare i carciofi verso l’alto e irrorare con l’olio EVO.
Posizionare i carciofi conditi sopra al carbone, mantenendo sempre le spine verso l’alto. Portare a cottura. Togliere le foglie più coriacee e farcire il carciofo un la mozzarella di bufala.

Finitura

Infornare il carciofo a 180°C per 6 minuti. Posizionare nella fondina e servire con abbondante brodo.

Giano Restaurant

Via Liguria, 28
00187 Roma RM
Telefono: 06 894121
Prenotazioni: opentable.it

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