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La Chevron ha deciso di investire nei “giacimenti di vapore” dell’Indonesia

Il paese asiatico può contare sul 40% delle riserve mondiali grazie a un territorio disseminato di vulcani. In arrivo ci sono anche gli incentivi promessi lo scorso febbraio dal governo

La Chevron ha deciso di investire nei “giacimenti di vapore” dell’Indonesia

La compagnia è nota per i suoi pozzi di petrolio, per i suoi giacimenti di gas e per le sue pompe di benzina. Eppure quello che i tecnici della Chevron sono stati felici di trovare nel sottosuolo indonesiano non ha nulla a che fare né con il greggio, né con il metano. Infatti le 84 perforazioni a oltre 3mila metri di profondità hanno permesso di portare in superficie nient’altro che vapore. Talmente tanto e talmente caldo (315°) da far girare 24 ore su 24 alcune delle turbine che riforniscono di elettricità la capitale Jakarta. Il luogo in cui sono state eseguite le perforazioni non è casuale. L’Indonesia, 17mila isole “sedute” più o meno comodamente sul ring of fire vulcanico del Pacifico, ha il 40% dei giacimenti di energia geotermica del mondo e oggi con 30 miliardi di dollari, non ha rivali in Asia ed è seconda solo agli Stati Uniti quanto a investimenti in questo settore specifico. Il tutto anche grazie agli investimenti della Banca mondiale. E prima ancora che si concretizzi la promessa, fatta lo scorso febbraio dal presidente Susilo Bambang Yudhoyono, affinché il governo offra incentivi all’industria delle energie rinnovabili.
http://www.nytimes.com/cwire/2010/03/22/22climatewire-world-bank-helps-indonesia-increase-geotherm-67858.html

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