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La Borsa punisce il piano Mediobanca. Nubi greche sullo spread

Positivo il trend per Piazza Affari e gli altri listini europei, dopo la drammatica giornata di ieri – Ma la Borsa di Milano non apprezza il piano industriale presentato da Mediobanca: perde pesantemente la banca d’affari – In rialzo, invece, i titoli del lusso – Intanto, mentre si placa la tempesta Bernanke, si riapre il fronte greco – E lo spread sale

La Borsa punisce il piano Mediobanca. Nubi greche sullo spread

PIAZZA AFFARI PUNISCE IL PIANO MEDIOBANCA
NUBI GRECHE SULLO SPREAD

Le Borse europee tentano la strada della ripresa sull’onda del rimbalzo di Tokyo +1,7% in chiusura, in attesa di accodarsi al trend delle Borse Usa: i futures su Wall Streeet segnalano un avvio positivo.

A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,82 a quota 15.676%, Londra +1,21%, Parigi +1,16%, Francoforte +0,64%, Madrid +05,1%.

Un po’ d’ossigeno anche per l’oro scambiato a 1.297 dollari l’oncia +0,9%, dopo che ieri ha perso il 4,9%.

La nota negativa riguarda le tensioni sul fronte dei titoli del debito.

Lo spread Btp/Bund si è riportato in mattinata a quota 282 per effetto delle crescenti tensioni in Grecia dove è a rischio la tenuta del governo.

Si placa la tempesta Bernanke, si riapre il fronte greco.

Il Fondo Monetario ha minacciato di interrompere i prestiti ad Atene se l’Unione Europea non riprenderà l’erogazione di fondi, bloccati in attesa che la Grecia ottemperi le clausole dell’accordo che prevedono licenziamenti dal settore pubblico. Intanto ad Atene la tensione cresce. Il differenziale tra il bond decennale ellenico e il bund tedesco si allarga di 80 punti base a quota 950 per un rendimento del decennale di Atene che vola al 11,24%, massimo da fine aprile.

Contemporaneamente, la Borsa di Atene cede il 3% azzerando la performance positiva da inizio 2013. Dai massimi di maggio il listino greco ha perso il 27% sui timori che il Paese non riceva le nuove tranche di aiuti internazionali.

In Piazza Affari è sottotiro Mediobanca -3,87%, che ha presentato il nuovo piano industriale: previsti nei prossimi tre anni vendite di partecipazioni per circa 2 miliardi, compresa una quota del 3% di Generali.

Fra le banche, riscossa di Banca Pop. Emilia +4,9%, crollata ieri dell’8% sull’onda di voci su un’ispezione di Banca d’Italia.

Tra gli altri istituti Unicredit +0,21%, Monte Paschi +1,1%, Intesa +0,24%.

L’Eurogruppo ha approvato ieri il meccanismo per cui l’Esm (il Fondo europeo salva Stati) potrà ricapitalizzare direttamente le banche che avessero problemi di capitale.

L’accordo, tuttavia, è stato raggiunto limitando l’intervento a un tetto di 60 miliardi di euro. Il meccanismo non partirà prima della Vigilanza Unica Europea e l’approvazione del meccanismo di risoluzione delle banche in crisi (autunno 2014).

Fra gli industriali Finmeccanica -1%, Fiat +1,14%, negativa StM -0,28%.

In rialzo anche i titoli del lusso. Ferragamo +0,7%, Luxottica +0,19%, scende Tod’s -1,19%. Risale Eni +1,16% dopo l’accordo sullo sconto dei prezzi del gas russo. Saipem +1,12%.

Enel +1,6%, Telecom Italia +3,54%. Terna +1,34%, Morgan Stanley ha confermato il giudizio overweight e ha alzato il target price a 3,5 euro da 3,1 euro.

Infine Mediaset +2,12%.

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