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La Borsa prima cade, poi torna in positivo grazie a banche e Fca

Dopo l’avvio in profondo rosso, Piazza Affari recupera – A influenzare la discesa sono state le Borse asiatiche negative e il petrolio sotto i 30 dollari – Resta forte la volatilità ma risalgono Bpm e Bper, balzo di Banco -Popolare e Ubi – Fiat Chrysler in controtendenza sull’automotive – Astaldi vola, avanza ancora Yoox – Saipem in altalena

La Borsa prima cade, poi torna in positivo grazie a banche e Fca

Recupera posizioni Piazza Affari dopo un avvio in profondo rosso. L’indice Ftse Mib risale in terreno positivo: +0,06% oltre 18.600 punti. Parigi e Francoforte entrambe a -0,5% restano in rosso.

L’avvio negativo è stato causato dal calo di ieri a Wall Street e dal nuovo tonfo della Borsa cinese che ha chiuso stamane con una perdita del 6,6%. I ribassi più pronunciati riguardano i titoli petroliferi, travolti dal nuovo calo del greggio: il petrolio americano Wti scende stamattina di un altro 2% a 29,7 dollari al barile. Quasi identico l’andamento del Brent, scambiato stamattina a 29,9 dollari (-1,9%). Gli investitori attendono con ansia il dato di domani sulla consistenza delle scorte americane di idrocarburi.

La nuova discesa influenza le quotazioni di Eni, che perde l’1,6%. Tenaris -1,4%. Continuano le acrobazie del titolo Saipem in ribasso del 10%, dopo il +18% di ieri. I diritti hanno segnato -14,7%.

Banche in ordine sparso in attesa dell’esito della missione di Pier Carlo Padoan a Bruxelles sulla Bad Bank.

Fa marcia indietro di MontePaschi (-2,7%) che comunque riduce il ribasso dall’iniziale -6,4%. Unicredit sale dell’1,7%, Intesa + 0,4%: su entrambi gli istituti il Credit Suisse ha tagliato il target price. 

Recuperano il ribasso iniziale BancaPop.Milano +1,7% e PopEmilia 0,6%, sono positive Banco Popolare +4,9 % e Ubi +3,92%. Deboli i titoli del risparmio gestito: Azimut –0,7%%, Anima 0,22%. Il settore segna a dicembre una raccolta netta di 10,9 miliardi chiudendo il 2015 a quota 140,9 miliardi Si tratta del migliore risultato dal 2003, ovvero da quando Assogestioni pubblica i dati completi del settore. Ma i flussi dei fondi restano ancora deboli rispetto al primo semestre.

Molto tonica e in controtendenza rispetto al paniere europeo dell’automotive Fiat Chrysler +3,5% alla vigilia della pubblicazione del consuntivo 2015. Ancora pesante invece Cnh Industrial -0,6%.

In rosso Telecom Italia -2,04% e il lusso con l’eccezione di Yoox +3,02%.

In rialzo Astaldi +7,7% dopo le commesse che ha ottenuto commesse in Iran.

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