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La Bce spinge lo spread ai minimi da 5 anni

In attesa dellìannuncio del Quantitative easing da parte della Bce, euro invariato e spread ai minimi da cinque anni (115 punti base) – A Piazza Affari, petroliferi e utility guidano i rialzi, mentre rallenta la spinta delle Popolari – Bene i bancari e Mediaset.

La Bce spinge lo spread ai minimi da 5 anni

In attesa degli annunci della Bce sul quantitative easing, la Borsa di Milano è in rialzo per il sesto giorno consecutivo, con l’indice Ftse Mib che guadagna lo 0,6%, sopra quota 20.000 (20.103). In terreno negativo sia Parigi (-0,20%) sia Francoforte (-0,40%). Avanzano invece Madrid (+0,52%) e Londra (+0,28%).

Sul mercato valutario l’euro è invariato sul dollaro, a 1,1619. Lo spread decennale tra Bund e Btp scende a livelli che non si vedevano da 5 anni, a 115 punti base. Il decennale della Germania si indebolisce, con il rendimento che sale allo 0,54% (+2 punti base), mentre il decennale italiano tratta a 1,69%. 

Sul fronte domestico l’Istat ha reso noto che in novembre l’indice degli ordini all’industria è sceso, mese su mese, dell’1,1%, in peggioramento dal +0,1% di ottobre. A livello annuo, gli ordinativi sono scesi del 4,1%: si tratta del dato peggiore dall’agosto 2013.

A Piazza Affari, petroliferi e utility guidano i rialzi, mentre rallenta la spinta delle Popolari. Eni sale dell’1,3%, Saipem del 6%, miglior titolo dell’indice Eurostoxx 600, Tenaris del 2%. Il petrolio tipo Brent è invariato a 48,9 dollari il barile. Enel guadagna lo 0,7%, sostenuta dalla promozione di Rbc a Outperform da Sector Perform. Saras +3%.

Tra le popolari, ancora in rialzo Banca Popolare dell’Emilia Romagna (+2,5%). Effervescente la Popolare dell’Etruria (+12%). Poco mosse la Banca Popolare di Milano e Ubi Banca. Tranquille le altre banche: Intesa -0,1%, Unicredit +1%, MontePaschi +1,4%. 

Tra gli assicurativi si mette in luce Cattolica (+2%). Positiva Telecom Italia (+0,6%): prendono il via le prime grandi manovre in vista dell’uscita dei soci ex Telco. Si fa strada l’ipotesi di un’operazione di sistema, protagonista la Cassa Depositi e Prestiti.

Mediaset sale dell’1,5% dopo le smentite di accordi sui diritti della Champions League con Sky. Tra le società dell’industria, Finmeccanica sale dello 0,9%: anche Hitachi, dopo Insigma, ha presentato un’offerta vincolante per le attività ferroviarie. 

Sesto rialzo di fila per StM (+0,5%), in lieve calo Fiat Chrysler (-0,2%). Nel segmento del lusso, Ferragamo perde il 3%: Société Générale ha tagliato il giudizio a Sell. Tod’s arretra del 2%.

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