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Italia-Libia, inizia il dopo-Gheddafi

Scongelati fondi per 350 milioni da destinare all’emergenza. Già lunedì la sigla dei primi accordi tra l’Eni e il Consiglio nazionale transitorio

Italia-Libia, inizia il dopo-Gheddafi

Il governo italiano e il governo transitorio libico hanno deciso di dare “vita a un comitato di accordo”: così ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro del Consiglio nazionale transitorio libico Mahmud Jibril. Il governo italiano scongelerà una prima tranche di 350 milioni di euro di fondi libici verso la “Nuova Libia” con cui si potranno avviare attività di prima necessità come la raccolta di armi per strada e il riavvio di alcuni servizi essenziali per i cittadini”. Lo hanno detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e il leader del Cnt Mahmoud Jibril. Da parte del governo di transizione della Libia, ha detto Berlusconi, non ci saranno “atteggiamenti vendicativi nei confronti dei perdenti”. “Mi ha confermato – ha detto il presidente – quello che aveva detto al telefono, cioè la volontà di includere nel prossimo governo tutte le componenti delle forze politiche e della società e la ferma determinazione a evitare qualsiasi atteggiamento vendicativo nei confronti dei perdenti”. Berlusconi, ha detto che “probabilmente già lunedì” sarà firmato a Bengasi un accordo tra l’Eni e il Consiglio nazionale transitorio libico che prevede tra l’altro “la possibilità di anticipare ingenti quantità di gas e benzina” per le esigenze della popolazione locale. L’accordo, per l’azienda italiana, sarà firmato dall’ad Paolo Scaroni presente oggi al vertice con il primo ministro del Cnt, Mahmud Jibril.

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