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Istat: più reddito disponibile per la famiglie ma più disuguaglianze. Migliorano i conti pubblici

Nel terzo trimestre del 2017 il rapporto deficit/Pil è stato pari al 2,3%, il livello più basso dal 2007 ad oggi. Pressione fiscale giù, ma le disuguaglianze sociali non si attenuano

Istat: più reddito disponibile per la famiglie ma più disuguaglianze. Migliorano i conti pubblici

L’Istat ha reso noti i dati relativi ai primi nove mesi del 2017. Il rapporto deficit/Pil è stato pari al 2,3%, il livello più basso dal 2007 ad oggi. La pressione fiscale è diminuita, mentre sono aumentati reddito e potere di acquisto delle famiglie.

Con riferimento invece al terzo trimestre 2017, l’indebitamento netto in rapporto al prodotto interno lordo è stato pari al 2,1%, rispetto al 2,4% dello stesso periodo del 2016.

Per quanto riguarda le tasse, la pressione fiscale nel terzo trimestre 2017 è stata pari al 40,3%, in riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016. Soddisfatto Matteo Renzi, che ha sottolineato come la pressione fiscale sia scesa di due punti negli ultimi cinque anni. Stando alle parole di Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, si tratta del dato più baso dal 2011.

A rendere il contesto positivo contribuiscono anche gli aumenti del reddito disponibile delle famiglie (+0,7% nel III trimestre 2017 rispetto al trimestre precedente) e dei consumi, +0,2%. La propensione al risparmio dei consumatori è così aumentata di 0,5 punti percentuali, salendo all’8,2%.

Rispetto al secondo trimestre 2017, anche il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto, +0,8%.

“Il monitoraggio degli effetti fa parte dell’attuazione di una strategia di politica economica avviata quattro anni fa. I dati Istat del III trimestre dicono che siamo sulla strada giusta: meno deficit, meno evasione, minore pressione fiscale”, ha commentato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, su Twitter i dati Istat sui conti pubblici. E con un secondo tweet aggiunge: “Debito e deficit giù, Pil e occupazione su: le politiche del sentiero stretto dal 2014 funzionano”.

“Dati incoraggianti sui conti pubblici – ha commentato su Twitter il premier Paolo Gentiloni – comincia a scendere la pressione fiscale, cresce finalmente il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Risultati da migliorare, non da sprecare”.

Buone notizie arrivano anche dai dati sull’inflazione: in media, nel 2017 i prezzi al consumo hanno fatto registrare una crescita dell’1,2% dopo la leggera flessione del 2016 (-0,1%). L'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, si è attestata a +0,7%. L’Istituto parla di “una chiara inversione di tendenza”, che consente di riagganciare il livello dei prezzi del 2013, ovvero di 4 anni prima.

 

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