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Israele: il mondo dice addio a Peres

Da Obama a Hollande, da Renzi a Gauck, molti capi di Stato e di Governo alla cerimonia funebre – Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen si sono stretti la mano ed hanno parlato brevemente poco prima dell’avvio delle esequie

Israele: il mondo dice addio a Peres

Sul Monte Herzl di Gerusalemme si svolge la cerimonia funebre religiosa per l’ex presidente israeliano Shimon Peres. Alle esequie sono presenti numerosi statisti da tutto il mondo, tra cui il presidente Usa Barack Obama, il presidente francese François Hollande, il presidente tedesco Joachim Gauck, il premier Matteo Renzi e il presidente palestinese Abu Mazen (che torna a Gerusalemme per la prima volta dal 2010), oltre naturalmente al premier israeliano Benyamin Netanyahu.

“La forza è solo un mezzo, ma il fine è la pace – ha detto Netanyahu –. Nel Medio Oriente in tumulto in cui solo i forti resistono, non si raggiungerà la pace se non garantendo la nostra potenza. Ma gli obiettivi – ha aggiunto il premier israeliano indicando Abu Mazen, seduto in prima fila, al quale aveva stretto la mano prima di iniziare il suo discorso – sono la prosperità e la pace, per noi e per i nostri vicini”.

Secondo Obama, Peres “ha forgiato la storia di Israele” e ha “dato forma” al suo Paese. Il presidente americano ha poi detto: “Todà rabbà, haver yakar (grazie tanto, caro amico)”, echeggiando la frase di addio che l’allora presidente Bill Clinton rivolse a Yitzhak Rabin durante i funerali di Stato a Gerusalemme nel 1995.

Peres era stato colpito due settimane fa da un ictus che lo aveva costretto al ricovero in ospedale. Dopo le prime cure i medici avevano parlato di una condizione critica ma stabile. Martedì d’improvviso il peggioramento delle condizioni di salute che mercoledì ha portato al decesso.

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