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Intesa: accordo coi sindacati per newco con Intrum su Npl

L’intesa fornisce una cornice di garanzie al personale che sarà assegnato a Tersia, nuova società per la gestione della piattaforma dei crediti in sofferenza, attraverso la conferma del quadro normativo ed economico di riferimento del gruppo

Intesa: accordo coi sindacati per newco con Intrum su Npl

Intesa Sanpaolo e sindacati hanno firmato un accordo per la realizzazione della partnership strategica con Intrum sugli Npl. Nel dettaglio, spiega una nota, l’intesa “fornisce una cornice di concrete garanzie al personale che sarà assegnato alla costituenda società Tersia per la gestione della piattaforma dei crediti in sofferenza, attraverso la conferma del quadro normativo ed economico di riferimento del gruppo Intesa Sanpaolo e l’impegno dello stesso ad intervenire in favore del personale che entrerà a far parte della nuova società, in caso di eventuali tensioni occupazionali che si dovessero determinare nei 15 anni successivi alla cessione del pacchetto azionario di controllo”.

Tersia applicherà la contrattazione collettiva del credito e conferirà mandato di rappresentanza sindacale all’Abi. Per i dipendenti che passeranno alla nuova società (partecipata al 49% da Intesa) viene inoltre confermato il piano di incentivi a lungo termine Lecoip 2.0.

“Siamo consapevoli di aver fatto un buon lavoro per i lavoratori ceduti da Intesa alla nuova Tersia – ha detto Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi – Sono state predisposte le migliori garanzie occupazionali e professionali per consentire di lavorare serenamente. È stato garantito il contratto nazionale del credito ai nostri ceduti ma anche ai futuri colleghi assunti da Tersia. Non ci sarà alcun arretramento economico, normativo e di sede lavorativa. Siamo convinti che l’accordo – ha aggiunto – una volta assimilato e valutato con serenità, sarà apprezzato nelle assemblee dei lavoratori programmate per settembre”.

Di diverso segno il commento del segretario generale della Uilca, Massimo Masi: “Il nostro sindacato ha da sempre espresso la contrarietà rispetto alle cessioni di rami d’azienda. Di fronte, tuttavia, a una scelta aziendale che ha condotto in questa direzione, il nostro scopo è stato quello di agire affinché le lavoratrici e i lavoratori che passeranno a Tersia ricevessero tutte le necessarie garanzie occupazionali e contrattuali necessarie. L’intesa ha tradotto il nostro obiettivo in tutele reali anche se avremmo preferito un accordo nazionale con Abi, procedura che altri istituti, come Banco Bpm, con ampia probabilità, avvieranno”.

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