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Inter-Milan, 97 minuti di furore e per i rossoneri il 2-2 è quasi una vittoria

Il derby cinese di Milano non delude le attese con il clamoroso pareggio negli ultimi minuti di gara e il gol definitivo al 97′. “Rimontare due gol in un derby è davvero una dimostrazione di forza” commenta Montella di fronte al neopresidente Li Yonghong che esulta. “Siamo stati disattenti sulle palle inattive” ammette Pioli. Complici i risultati di Atlanta e Lazio, rimane invariata la corsa all’Europa League a sei giornate dalla fine del campionato.

Gol, polemiche e tante, tante emozioni. Ancora una volta il derby di Milano non delude le attese e regala 90’ di spettacolo, seppur più per i colpi di scena che l’effettivo tasso tecnico delle due squadre. Per la precisione i minuti di furore sono stati 97 e il numero è tutt’altro che casuale: è in quel momento, infatti, che la prima stracittadina in versione cinese della storia ha trovato il punto di svolta. Gol di Zapata contestato dall’Inter perché il recupero, inizialmente di 5 minuti, è stato prolungato da Orsato per via di cambi e perdite di tempo: una querelle che, ovviamente, è proseguita in conferenza stampa, finendo per coinvolgere i due allenatori.

“L’arbitro ci ha comunicato che avrebbe allungato il match di un minuto, è stato perfetto – il commento di Montella. – Negli ultimi 20’ ho visto l’Inter continuare a perdere tempo, quello che ha fatto Orsato è stato giustissimo”. “Lui parla un po’ troppo spesso degli avversari, dovrebbe pensare soprattutto alla sua squadra – ha ribattuto Pioli. – Ad ogni modo le partite finiscono quando l’arbitro fischia, avremmo dovuto mostrare più attenzione”.

Partita pazza quella di San Siro, sulla falsa riga di quanto avvenuto all’andata ma questa volta a parti invertite. La rimonta del Milan però è addirittura più clamorosa: questione di forze, ma anche di minutaggio. I due gol rossoneri infatti sono arrivati entrambi nel finale, proprio quando l’Inter, evidentemente a torto, pensava ormai di aver in tasca l’intera posta in palio. Un 2-0 maturato nel primo tempo, peraltro dopo aver rischiato di passare in svantaggio con Bacca, Suso e Deulofeu, vicini al gol e invece autori di tiri imprecisi. E così l’Inter ha sfruttato la più antica delle leggi del calcio: gol sbagliato, gol subito. Al 36’ Candreva ha raccolto un lancio di Gagliardini, sfruttato un’incertezza della coppia De Sciglio-Donnarumma e portato in vantaggio i suoi, 8’ più tardi Perisic ha bruciato Calabria sulla sinistra e servito a Icardi un cioccolatino solo da scartare (44’). Doppio vantaggio da gestire nella ripresa, almeno questo era il piano di Pioli, che infatti ha tolto Perisic e Joao Mario per inserire Eder e, soprattutto, Murillo. Un difensore in più però ha permesso al Milan di prendere campo e coraggio e così, all’83’, ecco la zampata di Romagnoli (assist di Suso) a ridare fiato alla Curva Sud e speranze a Montella. Al 97’ poi il gol di Zapata (convalidato con la tecnologia, prima volta per il derby di Milano) e la conseguente esultanza di tutto il mondo rossonero, scatenato Li Yonghong in testa.

“Ora capisco la loro gioia dell’andata, rimontare due gol in un derby è davvero un’impresa – ha spiegato il tecnico del Milan. – Per quello che abbiamo fatto era assurdo perdere, abbiamo dato una dimostrazione di forza”. “E’ stato un match sofferto, in cui abbiamo scelto di coprirci per poi ripartire – il commento di Pioli. – La scelta era giusta, purtroppo però siamo stati disattenti sulle palle inattive”. Il derby di Milano numero 218, dunque, va in archivio con un pareggio che, complici i risultati di Atalanta e Lazio, lascia tutto invariato nella corsa all’Europa League. Le giornate a disposizione però sono solo 6: ecco perché questo 2-2 somiglia tanto a una vittoria rossonera e lascia l’Inter con l’amaro in bocca.

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