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Inter, la cavalcata verso lo scudetto continua e ormai è a +15 sulla Juve. Stasera la Lazio in Champions contro il Bayern

Battendo il Genoa per 2 a 1 l’Inter sale a 72 punti in classifica: matematicamente le mancano solo 19 punti per la conquista della seconda stella. Sfida affascinante stasera in Champions per la Lazio che a Monaco incontra il Bayern con un gol di vantaggio

Inter, la cavalcata verso lo scudetto continua e ormai è a +15 sulla Juve. Stasera la Lazio in Champions contro il Bayern

E + 15 sia. L’Inter prosegue la sua clamorosa striscia di vittorie e vola verso la seconda stella, ormai negata solo dalla matematica. Anche lei, però, dovrà arrendersi presto allo strapotere nerazzurro, forse perfino prima del previsto. Calcolatrice alla mano, infatti, alla squadra di Inzaghi mancano solo 19 punti per laurearsi campione d’Italia, dunque sei successi e un pareggio nelle prossime sette gare certificherebbero il tricolore. La data da cerchiare sul calendario è il 28 aprile, giorno del match casalingo contro il Torino, ma questo solo se la Juventus facesse un filotto senza mai perdere un solo punto, dunque è possibile che la festa esploda anche prima, magari addirittura nel derby contro il Milan del 21. Servirà molto meno tempo, invece, per conoscere il verdetto sulla qualificazione ai quarti di Champions della Lazio, di scena stasera a Monaco contro il Bayern. Partita tosta, tostissima, ma non impossibile: i biancocelesti hanno dimostrato all’andata di potersela giocare alla pari e i tedeschi sono tutt’altro che imbattibili, anche se la grande tradizione europea li rende sempre molto pericolosi.

Inter – Genoa 2-1, Asllani e Sanchez firmano la 12esima vittoria consecutiva

Vittoria doveva essere e vittoria è stata, anche se meno scintillante del solito. Del resto non si può pretendere una goleada ogni volta, specialmente quando si è così vicini all’obiettivo. E poi bisogna rendere il giusto merito al Genoa, salito a Milano a giocarsela e rimasto in partita nonostante i gol di Asllani e Sanchez poco prima dell’intervallo: un uno-due pesante come un macigno, ma non abbastanza per abbattere i rossoblu, capaci anzi di riaprire i giochi e creare patemi all’Inter fino alla fine. Tutto ciò rientra ovviamente nella categoria “pelo nell’uovo”, perché di fronte a un’armata quasi perfetta è giusto essere sempre esigenti.

La realtà è che i nerazzurri sono ormai a un passo da uno scudetto meraviglioso, legittimato da un 2024 semplicemente incredibile. Anche ieri, nonostante un vantaggio ormai abissale sulla concorrenza e la legittima possibilità di abbassare un po’ la soglia d’attenzione, la squadra di Inzaghi ha fatto ciò che le riesce meglio: vincere, a prescindere dagli interpreti schierati. Il tecnico si è affidato ad alcune delle cosiddette seconde linee come Carlos Augusto, Dumfries, Asllani e Sanchez, ottenendo le solite grandi risposte. Gli ultimi due, in particolare, hanno scavato il solco decisivo del match segnando i gol nel finale di primo tempo, uno su azione (30’), l’altro su rigore (38’, presunto di Frendrup su Barella: inesistente!). Nella ripresa il Genoa è rientrato in corsa grazie al tiro di Vasquez, ma la rete è servita solo per interrompere l’imbattibilità di Sommer, non per cambiare la sostanza dei fatti.

Inzaghi: “Il destino è nelle nostre mani, ma rimaniamo attenti e concentrati”

“Chiaramente il destino è nelle nostre mani, abbiamo messo 15 punti tra noi e la Juventus in un mese, ma dobbiamo rimanere attenti e concentrati perché abbiamo davanti tante partite ravvicinate – l’analisi soddisfatta di Inzaghi -. Qualcuno ci ha paragonato alla Red Bull, ma ad agosto non lo eravamo, è stato il lavoro a portarci fin qui. Prima della sosta avremo Bologna, Atletico e Napoli e saranno molto impegnative. Devo ringraziare i ragazzi perché abbiamo fatto 12 partite in 50 giorni nel 2024 e le abbiamo vinte tutte, ora comunque dobbiamo guardare avanti. Concentrarci sull’Europa? Sappiamo quali sono gli obiettivi, in campionato mancano 33 punti e sappiamo che non dobbiamo mollare un centimetro. Le rotazioni me le dice il campo, me le dicono gli allenamenti. Dietro tutto questo c’è il lavoro quotidiano mio, dello staff e dei giocatori, supportati da una dirigenza che ci sostiene sempre. Abbiamo vinto la Supercoppa, siamo al Mondiale per Club e ora dobbiamo continuare ad andare al massimo in campionato e dare tutto per una Champions difficilissima”.

Bayern Monaco – Lazio (ore 21, Canale 5, Sky, Now, Infinity +)

Archiviata la Serie A è tempo di pensare alla Champions, subito nel vivo con la partitissima di Monaco tra Bayern e Lazio. I biancocelesti, dopo i veleni di venerdì contro il Milan, tornano a respirare l’aria europea in uno degli stadi più importanti del mondo, ma soprattutto con una concreta possibilità di compiere l’impresa. Si parte dall’1-0 dell’andata e già questo è un punto a favore dei biancocelesti, inoltre i tedeschi sono in crisi e molto lontani dagli standard di qualche mese fa, quando il sorteggio era sembrato davvero proibitivo. Ora non è che battere il Bayern sia diventato facile, ci mancherebbe, tanto più che il solo gol di vantaggio non garantisce alcun tipo di immunità, è chiaro però che la macchina perfetta dipinta a suo tempo è solo un lontano ricordo. La Lazio ha tutte le carte in regola per segnare uno o più gol in Baviera, unica ricetta possibile per evitare la rimonta tedesca: erigere il muro, infatti, darebbe una spinta enorme agli uomini di Tuchel, tanto più che la fase difensiva non è certo il punto forte dei biancocelesti.

Ci vuole coraggio, ma anche grinta e intelligenza tattica: tutto ciò, insomma, che si è parzialmente visto contro il Milan, prima che il match diventasse una sorta di corrida. E poi c’è l’elemento pressione, per una volta a favore di Sarri, visto che stasera è soprattutto il Bayern, fermato sul 2-2 a Friburgo e sprofondato a meno 10 dalla capolista Leverkusen, a giocarsi la stagione. La Lazio, dal canto suo, potrebbe eguagliare i quarti di finale del 2000, massimo risultato raggiunto in Champions nella sua storia, ma è chiaro che l’obbligo di passare il turno ce l’hanno gli altri. 

Sarri: “Col Milan un boccone molto amaro, trasformiamo la delusione in energia positiva”

“La strada più semplice per la qualificazione non esiste, non sarà facile per niente- ha spiegato Sarri senza mezzi termini -. Loro hanno una qualità smisurata e grande facilità a trovare il gol, dovremolottare e morire nella fase difensiva, ma anche aver coraggio per provare ad andare avanti e fargli male. Non potremo difenderci solo per tutta la partita, altrimenti la vedo dura. Non ho grandi emozioni, qui bisogna arrivare coraggiosi e determinati. La partita sarà durissima, ne siamo consapevoli, ma questo ci deve dare spirito di sacrificio e capacità di sofferenza, perché nelcalcio tutto è possibile. Non dobbiamo essere emozionati, ma incazzati: col Milan abbiamo mandato giù un boccone molto amaro, speriamo che tutta quella delusione si trasformi in energia positiva”.

Tuchel: “Sarà difficile rimontare, ma io odio perdere e la squadra è con me”

Vincere con la Lazio è molto importante, io odio perdere – ha ringhiato Tuchel -.Da ogni partita si impara una lezione, l’importante è restare positivi. Dovremo mettere pressione ai biancocelesti: all’Olimpico, nella ripresa, abbiamo commesso troppi errori individuali. La Lazio non ci ha sorpreso, però dovremo essere capaci ad adattarci. Nessuno vuole vincere quanto me quest’anno partita e i giocatori mi seguono ancora, anche se io e la società abbiamo già raggiunto un accordo per la prossima stagione (sarà addio, ndr). La pressione c’è e non mi aspetto che tutto sia super-facile, del resto dobbiamo vincere con due gol di scarto contro una squadra italiana. La rimonta sarà complicata,ma non conteranno i risultati i Bundesliga: bisognerà essere bravi a trovare gli spazi giusti con pazienza”.

Bayern Monaco – Lazio, le formazioni: Sarri cerca l’impresa con Immobile e Zaccagni

Sarri non farà calcoli di nessun tipo, sia per l’importanza della sfida che per le squalifiche in vista del campionato. I guai li avrà lunedì contro l’Udinese (mancheranno gli squalificati Guendouzi, Marusic e Pellegrini), mentre stasera potrà contare sul miglior 4-3-3 possibile con Provedel in porta, Marusic, Gila, Romagnoli e Hysaj in difesa, Guendouzi, Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni in attacco. Tanti problemi invece per Tuchel e non solo per i risultati degli ultimi tempi. Il tecnico tedesco deve fare a meno dello squalificato Upamecano (espulso all’andata in occasione del rigore che ha deciso la sfida) e di una lunga serie di infortunati, tra cui spiccano Mazraoui, Gnabry e Coman. Il suo 4-2-3-1 sarà comunque di tutto rispetto, con Neuer tra i pali, Kimmich, Kim, De Ligt e Davies nel reparto arretrato, Pavlovic e Goretzka in mediana, Sané, Muller e Musiala alle spalle dell’unica punta Kane.

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