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Inter e Napoli, doppio derby prima della Supercoppa di giovedì a Riyad

Derby insidioso per l’Inter di Inzaghi a Monza ma anche per il Napoli che ospita la Salernitana dell’altro Inzaghi – Completano gli anticipi Genoa-Torino e Verona-Empoli

Inter e Napoli, doppio derby prima della Supercoppa di giovedì a Riyad

Chi per continuare la corsa, chi per rialzarsi da terra. La 20esima giornata, l’ultima prima della Supercoppa Italiana (a Riyad), comincia con quattro anticipi importanti tra cui spiccano Monza-Inter e Napoli-Salernitana (gli altri due sono Genoa-Torino e Verona-Empoli). Da una parte la capolista di Inzaghi, attesa dall’insidioso viaggio a casa del “milanista” Galliani, dall’altra gli azzurri di Mazzarri, costretti a vincere per non sprofondare ancora più in basso. Prospettive differenti, non c’è dubbio, ma scopo comune di prendersi i 3 punti, anche se gli avversari non si tireranno certo indietro.

Monza – Inter (ore 20.45, Dazn e Sky)

Esame delicato per i nerazzurri, un po’ per l’avversario sempre insidioso, molto per le polemiche post-Verona che hanno reso la lotta scudetto ancor più incandescente. Marotta, da vecchio lupo di mare, se l’è cavata con la metafora delle lepre e del cacciatore, ma è chiaro che la sua Inter è attesa al varco, sia dal Monza che dalla Juventus. A creare ulteriore pressione c’è poi la Supercoppa Italiana, che costringerà la capolista a rinviare la partita con l’Atalanta al 28 febbraio: ciò significa che i bianconeri, seppur con l’asterisco, potrebbero presentarsi davanti allo scontro diretto, il che rende la sfida di Monza decisamente “pesante”. Inzaghi lo sa bene, ecco perché stasera si affiderà alla miglior squadra possibile (ne parliamo tra poco), senza pensare alla Supercoppa e all’inevitabile carico di stanchezza. Giovedì ci sarà la semifinale con la Fiorentina, lunedì l’eventuale finale, il tutto condito da sbalzi di temperatura e fuso orario di Riyad: una classifica più lunga avrebbe indotto una maggior rotazione, invece lo scenario attuale non consente calcoli di nessun tipo, tanto più che la Juventus avrà una partita abbastanza abbordabile (sulla carta, s’intende) contro il Sassuolo.

Inzaghi: “Partita difficile, ma vogliamo confermarci anche nel girone di ritorno”

“Sarà una partita difficile contro un avversario di valore e che ha un ottimo allenatore, inoltre ci saranno giocatori che sono stati importanti qui e che rivedremo con piacere come D’Ambrosio, Gagliardini e Valentin Carboni – il pensiero di Inzaghi -. Abbiamo fatto un ottimo percorso, la squadra è ambiziosa e vogliamo confermarci con un ottimo girone di ritorno, anche se sappiamo che non sarà semplice. Abbiamo sempre impattato le gare nel migliore dei modi e la squadra ci ha creduto fino alla fine, i numeri lo testimoniano”.

Monza – Inter, le formazioni: Inzaghi con i “titolarissimi”, Barella-Frattesi unico dubbio

Inzaghi, come detto in precedenza, si affiderà alla miglior formazione possibile, senza calcoli di nessun tipo nemmeno in chiave diffide: Barella e Calhanoglu, se ammoniti, salterebbero la gara di giovedì con la Fiorentina (le squalifiche del campionato, da quest’anno, incidono sulla Supercoppa), ma sono troppo importanti per l’economia del centrocampo interista, anche se l’ultimo Frattesi (decisivo, da subentrato, contro il Verona) potrebbe indurlo a risparmiare almeno l’ex Cagliari. Il tecnico punterà su un 3-5-2 con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Thuram e Lautaro in attacco. Palladino, rilanciato dalla vittoria di Frosinone, tenterà il colpaccio con un 3-4-2-1 con Sorrentino tra i pali (Di Gregorio dovrà stare fermo un mese per l’infortunio al ginocchio), D’Ambrosio, Pablo Marì e Caldirola nel reparto arretrato, Pedro Pereira, Gagliardini, Pessina e Ciurria in mediana, Colpani e Carboni alle spalle dell’unica punta Mota Carvalho.

Napoli – Salernitana (ore 15, Dazn)

Alta tensione anche al Maradona, dove andrà in scena un delicatissimo derby campano tra Napoli e Salernitana. Entrambe hanno bisogno di punti, ma se i granata possono permettersi di affrontare la sfida senza molto da perdere (la salvezza, del resto, passa da altre partite), lo stesso non si può dire degli azzurri, letteralmente costretti a vincere per non perdere ulteriore terreno dalla zona Champions, oltre che per evitare la contestazione del pubblico. Già a Torino si è avuto un assaggio di quanto sia esasperato il pubblico napoletano ed è chiaro che un passo falso, per giunta contro “l’odiata” Salernitana, farebbe precipitare la situazione. Ma la necessità di fare punti va oltre agli aspetti ambientali, perché la squadra campione d’Italia occupa un tristissimo nono posto in classifica, a meno 5 dalla zona Champions (ma con ben 5 squadre davanti) e la prospettiva di scendere ancora, vista l’imminente partenza per Riyad e il rinvio della partita col Sassuolo. Mazzarri non è ancora salito sul banco degli imputati, di certo però la luna di miele con i tifosi è finita da un pezzo: De Laurentiis, considerato il colpevole principale, tace, ma intanto incrocia le dita e spera che la crisi (anche interna, visto il botta e risposta tra l’agente di Kvaratskhelia e Osimhen) possa andare in soffitta già oggi, consentendogli di preparare al meglio la trasferta araba.  

Mazzarri: “Chiedo aiuto al nostro pubblico. La classifica? Non la guardo”

“Io sono contento di aver fatto questa settimana di lavoro, abbiamo lavorato bene, siamo stati insieme, facendo cose che con meno tempo non potevo fare – ha spiegato Mazzarri -. Non mi nascondo, è un momento particolare e so com’è la gente, chiedo un piccolo aiuto allo stadio. Non per me, posso sopportare tutto e non gioco io, ma per la squadra, date una mano fino al 95’ come sempre hanno fatto, poi alla fine è giusto fischiare se non si è contenti. La classifica? Non la guardo più, ma mi dicono che siamo a 5 punti dalla Champions con 19 partite da giocare. Contro la Salernitana, comunque, vorrei vedere prima di tutto uno spirito diverso, rispetto alla gara di Torino: lì abbiamo sbagliato per colpa mia”.

Napoli – Salernitana, le formazioni: scatta l’ora di Simeone, Zielinski in panchina

In settimana si era parlato di un Napoli rivoluzionato, ma in realtà non sarà così, tanto più che il neoacquisto Mazzocchi, preso proprio nell’ottica di un cambio di modulo, si è già fatto squalificare. Mazzarri poi dovrà rinunciare anche a Osimhen, Anguissa e Meret, oltre che ai lungodegenti Olivera e Natan, ragion per cui il ventaglio di scelte è piuttosto limitato. Il suo 4-3-3 vedrà così Gollini in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui in difesa, Cajuste, Lobotka e Gaetano (favorito su Zielinski) a centrocampo, Politano, Simeone (favorito su Raspadori) e Kvaratskhelia in attacco. Inzaghi, reduce dalla sconfitta a testa alta contro la Juve, non è certo messo meglio: le assenze di Dia, Coulibaly e Maggiore pesano tanto, ma la voglia di fare un altro scherzetto al Napoli dopo quello dello scorso anno è sicuramente alta. Il tecnico granata punterà su un 3-5-2 con Costil tra i pali, Daniliuc, Fazio e Gyomber nel reparto arretrato, Pierozzi, Sambia, Legowski, Candreva e Bradaric in mediana, Tchaouna e Simy coppia offensiva.

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