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In Borsa si spegne la fiammata greca ma Fonsai continua a volare (+18%)

Bene l’asta dei Bot – Tassi e spread in calo – I listini rallentano – Ma a Piazza Affari continua a tenere banco il caso Fonsai: il titolo al galoppo sulle ali delle mosse di Palladio e delle voci che ipotizzano l’intervento della Sator di Matteo Arpe – Scintille anche per SuperEdipower – Bene Pirelli e Telecom – Corre Apple – Vodafone pensa a C&W

In Borsa si spegne la fiammata greca ma Fonsai continua a volare (+18%)

BORSE PIATTE, MA FONDIARIA VOLA +18,3%

E APPLE INFRANGE LA BARRIERA DEI 500 $

Dopo la notte tragica, l’odissea greca fa rotta verso Bruxelles dove l’Eurogruppo si riunirà mercoledì per l’approvazione del secondo piano di salvataggio. Dopo il sospiro di sollievo della mattinata, le Borse europee rallentano il passo. Riducono quasi del tutto il rialzo iniziale in una giornata priva di grandi colpi di scena: a Milano l’indice FtseMib chiude a quota 16.337 in ribasso dello 0,14% (dal rialzo iniziale dell’1,3%). Parigi chiude a +0,17, Francoforte +0,52%, Londra guadagna lo 0,75%.

Wall Street è in leggero rialzo: Dow Jones +0,4%, Nasdaq +0,8%, S&P500 +0,5%. Salgono le banche come Bank of America +2,4% e Citigroup +1,6%. Per la prima volta nella sua storia Apple +1,3% ha superato la barriera dei 500 dollari a quota 501. E’ il settimo rialzo consecutivo: dalla data della pubblicazione dei dati del trimestre, il 24 gennaio, Apple è salita in dieci delle ultime 13 sedute. Il presidente Barack Obama presenterà oggi il budget sul 2013.

La nota più incoraggiante della giornata proviene dal fronte dei titoli di Stato: l’Italia ha collocato 8,5 miliardi di Bot annuali, rendimento in calo a 2,23% (minimo da giugno 2011) da 2,73% della precedente emissione del 12 gennaio. Collocati anche 3,5 miliardi di euro di Bot con scadenza giugno, rendimento a 1,54% da 1,644% e bid to cover a 2,45 da 1,85. Il rendimento del Btp a 10 anni è 5,52% (-6 punti base) ed il rendimento del Bund è 1,97% (+7 punti base): lo spread con il Bund scende a 360 punti base. L’euro è scambiato a 1,321, contro 1,327 della mattinata. Il petrolio tipo Wti tratta a 99,6 dollari il barile (+1%).

In Europa avanzano le compagnie assicurative, i petroliferi, le società dell’automotive e quelle delle materie prime. Le banche hanno rallentato. A Milano, Generali sale dello 0,75%. Ma i riflettori sono accesi sul fronte di Fondiaria Sai. Il titolo, già sospeso per eccesso di rialzo, ha segnato un progresso del 18,3% a 1,609 euro. Il mercato scommette che la finanziaria Palladio potrebbe aumentare la propria quota nella compagnia portandola vicino al 10%. Intanto la Sator di Matteo Arpe avrebbe già costituito una posizione di poco inferiore all’1,5%. Unipol, nel frattempo, inverte la rotta -1,93%. Buon rialzo dei titoli del risparmio gestito: Azimut +1,18%, Mediolanum +0,36%. Nel segmento degli istituti di credito, resiste Banco Popolare +1,03%. L’istituto veronese è citato da The Wall Street Journal tra la banche che potrebbero prendere in esame il lancio di un’emissione di Coco bond. Ha invertito la rotta Pop.Milano -4,75%.

In forte calo anche Unicredit -3,79%. Intesa -1,97%. Positiva Enel +1,17% dopo l’ottimo successo del bond, che ha raccolto 3 miliardi di euro dal pubblico degli investitori retail.

Il tema della maxi utility elettrica scalda gli investitori: A2A sale del 1,81%, Iren +3,2%. Giornata positiva anche per Hera +1%, Seduta positiva pure per Pirelli +1,7%, trainata dalla conferma del conviction Buy da parte di Goldman Sachs.

Buon rialzo di Telecom Italia +0,87 % sull’onda dei movimenti nelle tlc. France Telecom si prepara a salire al 95% (dal 61%) in Mobinil, il primo operatore di telefonia mobile dell’Egitto. Vodafone, intanto, ha comunicato che sta valutando la possibilità di presentare un’offerta per Cable&Wireless Worldwide.

Francia e Belgio hanno rimosso il divieto sulle vendite allo scoperto, viste le migliorate condizioni dei mercati. In Francia l’Amf, authority dei mercati francesi, ha rimosso il divieto sui titoli finanziari introdotto l’11 agosto scorso e poi prorogato per altri mesi lo scorso 10 novembre. In Belgio lo scorso agosto il divieto era stato esteso a tutte le forme di vendite allo scoperto su quattro titoli. Il divieto, per ora, resta in vigore in Italia.

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