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Imprese: 368mila assunzioni programmate per aprile, ecco le figure professionali più richieste

Secondo un’analisi di Unioncamere, il settore manifatturiero è in flessione, mentre servizi e commercio sono in crescita

Imprese: 368mila assunzioni programmate per aprile, ecco le figure professionali più richieste

Ad aprile le imprese italiane prevedono complessivamente 368mila entrate di personale, ma l’impatto sullo scenario macroeconomico della crisi in Ucraina e la significativa crescita dei costi energetici e delle materie prime cominciano a produrre effetti soprattutto sulle aziende manifatturiere. È quanto emerge dal bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di aprile.

I settori

L’analisi evidenzia una riduzione dell’8,5% delle entrate previste dal settore manifatturiero rispetto a marzo (-6mila) e del -5,9% se confrontate con un anno fa (-4mila). Anche le costruzioni registrano una frenata (-9,4% rispetto a marzo e -19,5% su 12 mesi fa).

I servizi nel loro complesso risultano invece in crescita del 7,5% sul mese (+19mila) e del 39,1% sull’anno (74mila), grazie soprattutto alla ripresa del settore turistico, favorito dall’allentamento delle restrizioni per la fine dello stato di emergenza e dalle prossime festività pasquali (+14mila sul mese; +56mila sull’anno).

Positiva anche la domanda nei servizi alle persone (rispettivamente +5mila e +12mila) e, in maniera più contenuta, nel commercio (+2mila in entrambi i casi), sebbene la rapida crescita dell’inflazione incida negativamente sulle aspettative del comparto per i prossimi mesi.

Considerando il totale dei settori economici, le previsioni di assunzione ad aprile registrerebbero una crescita del 2,4% rispetto a marzo scorso (+9mila entrate) e del 20,3% se confrontati con aprile 2021 (+62mila).

Le figure cercate nell’industria

Nonostante le incertezze e i timori per l’andamento della crescita economica, l’industria ricerca per il mese di aprile circa 103mila lavoratori da inserire in azienda. A livello settoriale le imprese delle costruzioni prevedono 34mila entrate, seguite poi dalle industrie della meccatronica (18mila unità), dalla metallurgia e prodotti in metallo (14mila unità) e dalle industrie alimentari (9mila).

Quelle richieste nei servizi

Sono invece 265mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese dei servizi, di cui 78mila nel settore turistico, 45mila in quello dei servizi alle persone e 46mila nel commercio. Segni negativi si registrano, tuttavia, nei settori Ict (-11,8% rispetto ad aprile 2021) e Servizi avanzati alle imprese (-6,6%).

I tipi di contratti offerti

Nel complesso il flusso delle assunzioni è caratterizzato da una prevalenza di contratti a tempo determinato con 199mila unità, pari al 54,1%. Seguono i contratti a tempo indeterminato (72mila), i contratti di somministrazione (41mila), i contratti non alle dipendenze (23mila), i contratti di apprendistato (21mila), altre forme contrattuali alle dipendenze (8mila) e i contratti di collaborazione (4mila).

Le figure professionali più difficili da trovare

Si attesta complessivamente al 40,4% la quota di assunzioni per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento (8,3 punti percentuali in più rispetto ad aprile 2021), che sale al 55,8% per gli operai specializzati, al 47,8% per i conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili, al 47,4% per le professioni tecniche e al 47,2% per dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche.

Come mostra il Borsino delle professioni, le figure per cui la difficoltà di reperimento supera la soglia del 60% sono nell’ordine: artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (65,6%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica (64,6%), fabbri ferrai, costruttori di utensili (63,4%), meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (61,1%).

Le differenze territoriali

A livello territoriale si evidenzia, infine, una pronunciata crescita rispetto a un anno fa del flusso delle entrate previste ad aprile nelle regioni del Mezzogiorno (+25mila), seguite dalle regioni del Nord est (+20mila). Più contenute le previsioni delle regioni del Centro (+11mila) e del Nord ovest (+6mila).

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