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Ilva Taranto: il pm ordina il blocco e il sequesto degli impianti, Riva agli arresti

Clamorosa svolta a Taranto: il gip ordina blocco e sequestro – 8 arresti tra i dirigenti, tra cui il patron Emilio Riva e il figlio Nicola – Operai in agitazione nelle strade della città – Clini: “Riesaminare al più presto tutta la situazione” – Vendola: “Blocco non vuol dire spegnere gli impianti”.

Ilva Taranto: il pm ordina il blocco e il sequesto degli impianti, Riva agli arresti

Svolta clamorosa all’Ilva di Taranto. Come si pensava, il gip Patrizia Todisco ha firmato il provvedimento di sequestro (senza facoltà d’uso) degli impianti dell’area a caldo dell’Ilva di Taranto e misure cautelari per alcuni indagati nell’inchiesta per disastro ambientale a carico dei vertici Ilva. Tra gli arresti (ai domiciliari) c’è il patron dell’Ilva Emilio Riva e il figlio Nicola.I provvedimenti non sono stati ancora eseguiti. Due perizie hanno stabilito una correlazione tra le emissioni inquinanti del Siderurgico, malattie e morte. I sindacati di categoria Fim, Fiom e Uilm stanno preparando la mobilitazione avendo avuto sentore che possa essere ormai imminente la notifica del provvedimento da parte dei carabinieri. Inoltre, 2mila operai hanno lasciato il posto di lavoro e sono usciti all’esterno dello stabilimento Ilva e si apprestano a marciare sulle statali Appia e 106, il corteo potrebbe anche spostarsi in città.

Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha chiesto il riesame di tutta la questione in pochi giorni perchè la continuità produttiva va salvaguardata. Il governatore della Puglia, Nicki Vendola, ha sostenuto che “il blocco non significa lo spegnimento dell’impianto”

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