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Ilva, Riva rinviato a giudizio per frode fiscale

Il presidente del gruppo leader dell’acciaio dovrà comparire davanti al giudice il prossimo 19 maggio insieme ad altre tre persone – L’accusa: frode fiscale da 52 milioni di euro.

Ilva, Riva rinviato a giudizio per frode fiscale

Il Gup del tribunale di Milano Anna Maria Zamagni ha rinviato a giudizio Emilio Riva e altre tre persone nell’ambito di un procedimento su una presunta frode fiscale operata dall’Ilva per 52 milioni di euro. Il processo inizierà il 19 maggio prossimo davanti a un giudice monocratico della prima sezione penale del tribunale di Milano.

Oltre a Emilio Riva, indagato in qualita’ di rappresentante legale e firmatario della dichiarazione fiscale della societa’ consolidante Riva Fire spa, nonche’ di rappresentante legale e firmatario della dichiarazione fiscale della societa’ consolidata Ilva spa, sono stati mandati a processo Mario Turco Liveri, indagato in qualita’ di responsabile finanziario del Gruppo Riva, Agostino Alberti, componente del cda e responsabile fiscale del Gruppo Riva, e Angelo Mormina, per l’incarico avuto in qualita’ di managing director di Deutsche Bank (filiale di Londra).

L’accusa nei loro confronti e’ di aver violato l’articolo 3 della legge 74/2000, che punisce (da 18 mesi a 6 anni) chi, al fine di evadere le imposte sui redditi, sulla base di una falsa rappresentazione nelle scritture contabili obbligatorie e avvalendosi di mezzi fraudolenti idonei a ostacolarne l’accertamento, indica elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi. In questo caso, l’accusa e’ di aver ‘creato’ elementi passivi fittizi per poter poi pagare meno tasse.

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