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Ilva, Governo: no immunità, ma tutele legali “a scadenza”

Arcelor Mittal beneficerà delle tutele solo se rispetterà tempistiche, criteri e modalità di esecuzione del piano ambientale – Nello stesso decreto anche le novità su rider e Whirlpool

Ilva, Governo: no immunità, ma tutele legali “a scadenza”

Ilva, rider e Whirlpool. Il decreto su “Tutela del lavoro e risoluzione di crisi aziendali” approvato martedì sera dal Consiglio dei ministri (da cui era assente Matteo Salvini, impegnato in un comizio ad Arcore) contiene novità su questi tre fronti.

Per quanto riguarda l’Ilva di Taranto, il Governo ha varato un compromesso che dovrebbe convincere Arcelor Mittal a non sospendere la produzione il mese prossimo. I nuovi proprietari dello stabilimento siderurgico avevano minacciato la chiusura dopo che l’Esecutivo, con il decreto Crescita, aveva revocato loro l’immunità per reati ambientali pregressi. Il nuovo decreto non reintroduce l’immunità totale, ma garantisce un sistema di sistema di tutele legali “a scadenza”, legate al rispetto del piano ambientale. Traduzione: se Arcelor Mittal rispetterà tempistiche, criteri e modalità di esecuzione del piano ambientale, potrà beneficiare delle tutele.

Sul versante rider, restano valide le notizie circolate alla vigilia del Cdm su assicurazione Inail, paga oraria e nuovo Osservatorio.

Quanto a Whirlpool, il decreto stanzia 10 milioni di euro per salvare l’impianto napoletano con 412 dipendenti. I soldi dovrebbero finanziare la decontribuzione per i contratti di solidarietà necessari a realizzare il progetto di riconversione.

Ma non è finita. Il provvedimento sulle crisi aziendali contiene anche altre misure, come la proroga della cassa integrazione per la Blutec di Termini Imerese e il sostegno al taglio dei costi dell’energia per l’ex Alcoa di Portovesme, per l’area di crisi di Isernia, con la proroga a dicembre dei progetti di Lsu in scadenza a ottobre.

Inoltre, con il decreto viene potenziata la task force ministeriale incaricata di occuparsi dei 150 tavoli di crisi aperti: il decreto finanzia l’assunzione di 16-20 esperti per l’Unità di crisi aziendali, a fronte dei 5-6 attualmente al lavoro.

Infine, entro 60 giorni dall’entrata in vigore del testo sarà istituito al ministero dello Sviluppo economico un Osservatorio per il monitoraggio delle attività produttive e la prevenzione delle crisi aziendali.

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