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Il decreto Crescita è legge: ok definitivo al Senato

Palazzo Madama dà il via libera al provvedimento, su cui il Governo aveva posto la fiducia, con 158 voti favorevoli, 104 contrari e 15 astensioni – Conte: “Rilanciamo l’economia” – Il Pd: “Il provvedimento dimostra il vuoto di pensiero del Governo”

Il decreto Crescita è legge: ok definitivo al Senato

L’Aula del Senato dà il via libera il decreto Crescita, su cui il governo aveva posto la questione di fiducia, con 158 voti favorevoli, 104 contrari e 15 astensioni. Il testo è quindi approvato in via definitiva e diventa legge. Il voto finale di Palazzo Madama è arrivato appena 48 prima dell’ultimo giorno utile per la conversione, il 29 giugno, data oltre la quale il decreto sarebbe decaduto.

I tempi stretti hanno reso impossibili nuove modifiche, perciò il testo è identico a quello approvato la settimana scorsa alla Camera.

Il presidente dl Consiglio, Giuseppe Conte, ha commentato l’approvazione definitiva del provvedimento con un tweet:

Secondo Stefano Patuanelli, capogruppo in Senato del Movimento 5 Stelle, “il decreto Crescita appena approvato in via definitiva al Senato è un provvedimento che cammina sulla stessa via intrapresa da più di un anno dal governo Conte. Dal decreto Dignità in avanti abbiamo sempre lavorato per favorire sviluppo economico e uguaglianza sociale, facendole andare di pari passo. Dalle misure per sostenere investimenti privati ed accesso al credito da parte delle Pmi, fino agli incentivi per riportare in Italia le migliori menti nostrane fuggite all’estero per lavorare, oggi diamo agli italiani una lunga serie di misure che guardano al futuro. Le quali, siamo certi, potranno dare impulso alla nostra economia che come tutti sanno poggia su basi molto solide”.

Dall’opposizione, la senatrice Pd Teresa Bellanova ha detto in Aula che il decreto Crescita “tradisce un vuoto di pensiero e una totale inadeguatezza del Governo. Che non indica una strategia per la crescita né sugli investimenti. Che taglia dove c’è più bisogno, dalla sicurezza sui luoghi di lavoro alla formazione e all’innovazione. L’Ocse dice che i bambini di oggi non possono neanche immaginare i nuovi lavori di domani ma se si è classe dirigente all’altezza questo sforzo di previsione per una offerta formativa adeguata deve essere assolutamente fatto. Un problema che non vi ha sfiorati neanche lontanamente”.

“Il governo perde la maggioranza in Senato, sul Dl crescita votano sì in 158, esattamente 13 in meno rispetto alla prima fiducia a Conte. L`incompetenza e l`arroganza non pagano”. Lo afferma il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci.

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