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Il vino ( non il Vin ) santo: ad aprile in Valle dei Laghi e a Trento si celebra “DiVin Nosiola”

Per l’occasione, degustazioni dedicate al passito Vino Santo e alla cono0scenza del Noiosa, unico vitigno a bacca bianca del Trentino. Eventi e iniziative alla scoperta del patrimonio naturalistico e culturale della Regione

Il vino ( non il Vin ) santo: ad aprile in Valle dei Laghi e a Trento si celebra “DiVin Nosiola”

Dal 30 marzo all’8 aprile torna in Valle dei Laghi e a Trento “DiVin Nosiola: quando il vino si fa santo”. L’evento dedicato alla Nosiola, unico vitigno a bacca bianca del Trentino, e il Vino Santo, straordinario passito, legati alla storia e alle tradizioni di questo angolo del Trentino.

Un appuntamento organizzato dal Consorzio Turistico Valle dei Laghi e dall’associazione Vignaioli Vino Santo Trentino Doc, con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest – e la collaborazione di APT Garda Dolomiti, Consorzio Vini del Trentino, Ecomuseo della Valle dei Laghi, Palazzo Roccabruna di Trento e Casa Caveau Vino Santo.

Nosiola: l’unico vitigno a bacca bianca del Trentino

Il Nosiola è un vitigno a bacca bianca coltivato particolarmente nella zona di Toblino e della Valle dei Laghi, dove si ritiene sia autoctono, coltivato su terrazzi chiamati “frate‘”, e di Lavis, in provincia di Trento. Sembrerebbe che deve il suo nome alle note profumate di nocciole presenti nel vino (in dialetto “nosela”), oppure alla croccantezza e al colore dorato delle sue bacche. Le bucce spesse, la maturazione tardiva e la facile essiccazione la rendono particolarmente adatta all’appassimento. Infatti, il vitigno è impiegato anche nella produzione del Vino Santo Trentino o Trentino Vin Santo, facendo appassire uva Nosiola su graticci di canne.

Il Vino Santo Trentino Doc: il passito dei passiti

Il Vino Santo Trentino Doc, Presidio Slow Food – da non confondere con il vin santo – è il passito che nasce dagli acini di questo vitigno: uve di Nosiola, appassite per oltre 6 mesi su appositi graticci, chiamate arèle, vengono pigiate durante la Settimana Santa (da cui prende il nome) e dopo una lenta e lunga fermentazione, il risultato è un vino di grande morbidezza, con giusto equilibrio di tenore zuccherino e alcolico, ricco di profumi e aromi che lo rendono unico: dal colore giallo ambrato, gusto piacevolmente dolce, profumo intenso ed ampio, il Vino Santo Trentino Doc ha infatti una produzione annuale generalmente molto ridotta.

DiVin Nosiola: l’evento

Per rendere omaggio ai suoi due gioielli vitivinicoli, “DiVinNosiola: quando il vino si fa santo” propone anche quest’anno un ricco calendario che include proposte culturali, degustazioni e momenti nella natura. Come il Rito della Spremitura, durante il quale vengono torchiati i primi acini appassiti di Nosiola, il Trekking tra i vigneti della Nosiola e naturalmente le degustazioni dei due prodotti e delle relative grappe. Oltre a quelle in cantina e nella Casa Caveau Vino Santo, da non mancare quelle a Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca Provinciale del Trentino nel cuore del capoluogo: un’occasione unica per gustare numerose espressioni di Nosiola, scoprendone la grande versatilità, e di Vino Santo con moltissime annate storiche, con bottiglie che possono arrivare anche a 30 anni.

Ad arricchire questa esperienza enogastronomica, i Viaggi e le Esperienze di Gusto proposti dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino. Nel primo caso si tratta di pacchetti da più giorni, mentre nel secondo di proposte da vivere in giornata, tra cantine, paesaggio e iniziative della manifestazione. Tutti i dettagli sul portale dove gli amanti del vino potranno restare aggiornati anche sulle cantine aperte nelle giornate dell’evento.

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