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Il miglior bar del mondo è italiano (ma a New York)

Si chiama Dante, sorge nel quartiere di Greenwich Village, ed ha oltre un secolo di storia: famoso per caffè e cocktail, è stato nel tempo frequentato da diversi vip, da Hemingway a Bob Dylan.

Il bar più cool del mondo? E’ italiano, ma non è in Italia. A classificarsi al primo posto del The World’s 50 Best Bars 2019 è infatti Dante, un locale italo-americano di New York. Fondato oltre un secolo fa, nel 1915, Dante è un bistrot storico che però, come viene spiegato nella motivazione del premio, “è capace di intrecciare tradizione e modernità”. Soprattutto da qualche anno a questa parte, quando il locale di Greenwich Village, quartiere storicamente povero e abitato da immigrati soprattutto italiani, stava per cadere in disgrazia dopo essere stato il ritrovo di attori, artisti e poeti, ed è stato rilevato dai soci Linden Pride, Nathalie Hudson e Naren Young.

Pur mantenendo intatta l’italianità, a partire dal nome, e il suggestivo arredo in stile Déco, la nuova proprietà ha dato una rinfrescata al menù, puntando non solo sui leggendari cocktail e sull’autentico caffè espresso (una rarità, soprattutto in passato, a New York), ma aumentando l’offerta gastronomica. Nel nuovo Dante si respira ancora aria di Italia, ma al passo con i tempi: e quindi cibo raffinato e possibilmente salutare, in linea con le tendenze del momento. La bettola di un secolo fa è ora un bistrot gourmet, cresciuto negli anni di pari passo col quartiere che lo ospita, diventato nel tempo il cuore creativo della Grande Mela, e reso celebre dai vip che lo hanno frequentato.

Tra i clienti fissi ci sono stati personaggi del calibro di Al Pacino, che quando capitava in zona non mancava mai di concedersi una buona tazzulella di caffè, ma anche Bob Dylan, grande amante della cucina italiana: i suoi piatti preferiti erano le pappardelle al ragù e le polpette al sugo. Piatti dell’italianità più verace, ora in parte sostituiti da delizie raffinate come i tagliolini al granchio e il controfiletto ai porcini. Nella lista degli ospiti storici anche Alec Baldwin, Whoopi Goldber, Jerry Seinfeld, e andando un po’ più indietro anche Ernest Hemingway, un vero habituè che amava fermarsi fino a notte fonda per gustare pregevoli cocktail come il Negroni o il classico Americano.

E’ proprio sui cocktail che il Dante di New York ha costruito buona parte della sua fama. L’offerta è ricchissima, degna di un locale trendy della movida milanese o romana, con diverse varianti di Negroni, compreso quello sbagliato che in Italia ha spopolato negli ultimi anni, e un grande classico come il Garibaldi, tanto semplice quanto efficace: Campari con succo d’arancia. Dietro al Dante, sul podio sono finiti il Connaught Bar di Londra e il Floreria Atlantico di Buenos Aires. Al quarto posto un altro bar di NY, il Nomad. Il primo italiano in classifica è il “1930” di Milano, in zona 5 Giornate, al 44 esimo posto.

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