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Il Fondo Monetario abbassa le prospettive di crescita mondiale e raffredda le Borse

Il rallentamento dell’economia previsto dal Fmi scoraggia i mercati azionari: listini europei deboli e Piazza Affari perde lo 0,36% – Giornata speciale per Fonsai e Unipol nel debutto dei due aumenti di capitale – Spread a 487 punti base, con rendimenti sul decennale al 6,1% – L’euro recupera dai minimi di questa mattina e chiude a quota 1,2235 dollari.

Il Fondo Monetario abbassa le prospettive di crescita mondiale e raffredda le Borse

Deboli le Borse europee. A Milano l’indice FtseMib scende dello 0,36%. Francoforte guadagna lo 0,13%, Londra perde lo 0,07% e Parigi lo 0,03%. Pesante Madrid a -1,99%.

A poco serve la buona trimestrale di Citigroup per rianimare le sale operative di Wall Street. Gli indici sono in ribasso : Dow Jones -0,36%, S&P -0,3%, Nasdaq -0,4%. Pesano semmai i dati deludenti delle vendite al dettaglio, in ribasso per il terzo mese consecutivo. 

L’euro recupera dai minimi di questa mattina a 1,2235 dollari, in linea con la chiusura di venerdì.

Sul fronte dei titoli di Stato, si allarga lo spread a 487 punti base (dai 479 della chiusura di venerdì), il Btp a dieci anni rende il 6,1%.

 Alla depressione generale contribuiscono vari fattori:

A) La discussione sullo scudo anti-spread slitta a settembre.

B) L’aut-aut di Angela Merkel (“niente aiuti senza controlli”), a pochi giorni dall’Eurogruppo di venerdì, dimostra che la strada per il salvataggio delle banche spagnole non è senz’altro in discesa.

C) L’aggiornamento dell’Outlook Fmi segnala che negli ultimi tre mesi la ripresa globale, che “già non era solida, ha dato segnali di ulteriore debolezza” e il pericolo di una battuta d’arresto “continua a incombere”. Il Fmi ha rivisto al ribasso anche la crescita globale per il 2012 al 3,5%. Per l’anno prossimo la stima è del 3,9% (-0,2% rispetto alle stime di aprile), purché nell’Eurozona “siano messe in atto azioni politiche sufficienti a un graduale miglioramento delle condizioni finanziarie della periferia nel corso del 2013”. Le economie avanzate dovrebbero registrare una crescita dell’1,4% quest’anno (stima invariata) e dell’1,9% l’anno prossimo (-0,2% da aprile), mentre quelle emergenti dovrebbero segnare una crescita del 5,6% quest’anno (-0,1%) e del 5,9% nel 2013 (-0,2%).

“L’Italia e la Spagna stanno pagando almeno 200 punti base in più rispetto a quanto giustificato dai loro fondamentali”, ha detto il direttore del dipartimento Affari Fiscali del Fondo, Carlo Cottarelli, alla presentazione.

La giornata è stata caratterizzata dall’avvio degli aumenti di capitale di Fonsai ed Unipol, in linea con il sorprendente andamento della vicenda. Unipol ha aperto col botto, in rialzo del 30%, dopo una fase di sospensione, per essere poi di nuovo sospesa per eccesso di rialzo. Ora il teorico è +43%. I diritti però lasciano il 21%. Le privilegio sono sospese con un rialzo teorico del 20,65%, mentre i diritti delle privilegio cedono il 39,97%

Fondiaria Sai non ha ancora fatto prezzo. Milano Assicurazioni perde il 2,01% e Premafin è in rialzo dello 0,79%.

Nuovo colpo di cena alla vigilia del secondo round del match Impregilo. Salini comunica che il Tribunale di Milano, accogliendo l’istanza presentata dalla stessa Salini, ha emesso oggi un decreto che “ordina a Impregilo e al soggetto chiamato a presiedere la ripresa dei lavori assembleari di domani, 17 luglio, di ammettere – su tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno e su ogni altro eventuale argomento di natura organizzativa che dovesse essere messo ai voti nella medesima assemblea – tutte le azioni apportate alla sollecitazione di deleghe di voto”.

In questo quadro spicca a Piazza Affari la ripresa di Fiat (+4,36%), trainata dal giudizio di JP Morgan. Buona anche la performance di Ansaldo Sts (+1,57%), dopo l’accordo per la concessione in licenza di una tecnologia utilizzata nel trasporto urbano su rotaia ad un consorzio di aziende cinesi. Si tratta di un sistema che elimina la catenaria, la linea di alimentazione elettrica sospesa dei tram.

Chiude appena sopra la parità Telecom Italia (+0,07%). Nel segmento delle utility scendono Enel (-0,59%) ed A2A (-2,54%). Sale Enel Green Power (+1,04%).

In flessione le banche: Unicredit -2,22%, Intesa -1,37%, Banco Popolare -2,09%, Popolare Emilia -2,84%.

Generali sale dello 0,76%.

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